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Gaffe della Regione Lazio al BIT: Matera al posto di Vitorchiano

Alla BIT di Milano la Regione Lazio al centro dell'attenzione per un errore nella promozione del territorio che ha suscitato sorpresa e dibattito

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Gaffe Regione Lazio errore alla BIT di Milano

Alla BIT di Milano, la Regione Lazio ha presentato un ampio stand per promuovere il territorio, ma un errore nell’esposizione ha subito attirato l’attenzione e ha trasformato quella che doveva essere un’opportunità promozionale in un caso mediatico.

Regione Lazio: le dichiarazioni ufficiali prima della gaffe su Vitorchiano

Alla BIT di Milano, fiera internazionale dedicata al turismo, la Regione Lazio si è trovata al centro di un errore che non è passato inosservato: nello stand promozionale allestito per valorizzare il territorio, una fotografia della suggestiva Matera, celebre per i suoi Sassi e patrimonio UNESCO, è stata erroneamente presentata come Vitorchiano, un borgo medievale della provincia di Viterbo. Una incongruenza che ha rapidamente attirato l’attenzione.

Per la Regione Lazio, la partecipazione alla BIT rappresentava un’occasione chiave per promuovere il proprio patrimonio turistico, con un’attenzione particolare al Giubileo 2025. L’obiettivo era quello di presentare il Lazio come una destinazione completa, capace di coniugare storia, cultura, arte, natura e tradizioni enogastronomiche.

Come riportato su ‘La Repubblica’, pochi giorni prima dell’evento Daniele Sabatini, capogruppo di FdI al Consiglio regionale del Lazio, e Mauro Rotelli, presidente della Commissione ambiente, infrastrutture e territorio della Camera, avevano sottolineato l’importanza della manifestazione: “Questa fiera internazionale è un’ottima vetrina per la promozione del turismo e per gli operatori e le istituzioni territoriali della Tuscia per implementare le reti e promuovere sempre di più la nostra terra”.

Anche Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, aveva ribadito il valore della BIT per la promozione del territorio, dichiarando: “Con la prospettiva del Giubileo 2025, la Regione punta a promuoversi come una destinazione completa, unendo storia, spiritualità, cultura, arte, natura, gastronomia e tradizioni. La presenza a BIT è un’opportunità per far conoscere al pubblico e agli operatori le innumerevoli eccellenze del territorio laziale”.

Vitorchiano: il borgo sospeso protagonista della gaffe

La BIT di Milano (Borsa Internazionale del Turismo) è uno degli eventi più importanti del settore turistico, in grado di attirare ogni anno professionisti, istituzioni e viaggiatori da tutto il mondo. L’edizione 2025 si è svolta dal 9 all’11 febbraio presso Fieramilano (Rho), e ha offerto una piattaforma strategica per business, networking e formazione. Le aree tematiche, suddivise tra LEISURE, BETECH e MICE, hanno riunito operatori dell’intera industria dei viaggi, con il primo giorno aperto anche ai visitatori.

L’errore nella promozione, con l’immagine di Matera erroneamente etichettata come Vitorchiano, ha però avuto un effetto inatteso: ha acceso i riflettori su questo borgo di straordinaria bellezza, situato a pochi chilometri da Viterbo.

Inserito tra i Borghi più belli d’Italia, Vitorchiano è noto per la sua posizione spettacolare, con le case medievali che sembrano letteralmente sospese sulla roccia vulcanica, un effetto che gli ha valso il soprannome di “Borgo sospeso”. La particolare morfologia del territorio, modellata dall’attività vulcanica, ha dato infatti origine a scenari mozzafiato e a conformazioni geologiche suggestive e uniche nel loro genere.

L’errore alla BIT di Milano potrebbe dunque rivelarsi un’opportunità per far conoscere meglio Vitorchiano e il suo caratteristico patrimonio storico e naturalistico Ciò che rende questo borgo medievale unico è infatti la sua perfetta fusione con il paesaggio naturale: gli edifici sorgono direttamente sulla rupe, le stradine in pietra si intrecciano nel centro storico e la vista panoramica si apre sulla Valle del Vezza, caratterizzata da boschi di querce, frassini, faggi, olmi e castagni.