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Firenze, donazione da 1 milione per il Corridoio Vasariano

Firenze, la riapertura del Corridoio Vasariano è più vicina grazie alla generosa donazione di una Fondazione americana: servirà a completare il restauro

Corridoio Vasariano: donazione record per il restauro

Il Corridoio vasariano avrebbe dovuto riaprire al pubblico nel maggio 2023, ma alcuni imprevisti hanno prolungato i tempi del cantiere. L’apertura del gioiello degli Uffizi, chiuso ai visitatori dal 2016 per motivi di sicurezza, è slittata di un anno, ma oggi sembra più vicina: è infatti arrivata una donazione importante, che andrà a finanziare l’allestimento del nuovo percorso. La donazione, pari a un milione di dollari, proviene dalla Edwin L. Wiegand Foundation di Reno, in Nevada.

Corridoio Vasariano, donazione da un milione di dollari

Grazie alla generosa donazione della Edwin L. Wiegand Foundation, la riapertura del Corridoio Vasariano è più vicina. Inizialmente prevista per il 2021 e rimandata diverse volte a causa di complicazioni e importanti scoperte che hanno imposto la revisione del progetto, la tanto attesa riapertura del Corridoio Vasariano ci sarà nel 2024.

Come ha spiegato il direttore Eike Schmidt in occasione della firma dell’accordo, “la generosa donazione sarà impiegata per completare il restauro del Corridoio Vasariano”. In particolare, prosegue Schmidt riportato dal ‘Corriere’, “verrà utilizzata per realizzare gli allestimenti che lo renderanno un vero cammino della memoria, dalle epigrafi romane e i ritratti in marmo dell’antichità classica agli affreschi staccati del Cinquecento, dallo spazio commemorativo della Notte dei Ponti a quello dedicato alla Strage dei Georgofili”.

“Queste aggressioni”, ricorda Schmidt, “hanno profondamente ferito il Corridoio Vasariano, insieme a tutta la città di Firenze”: il riferimento è alla terribile notte tra il 3 e il 4 agosto 1944, durante la quale l’esercito nazista in ritirata fece saltare i ponti di Firenze, e alla strage che si consumò tra il 26 e il 27 maggio 1993 a pochi metri dagli Uffizi, in via dei Georgofili. La data di quest’ultima drammatica ricorrenza è quella scelta da Schmidt per la riapertura del Corridoio Vasariano, annunciata per il 27 maggio del 2024.

Come sarà il nuovo Corridoio Vasariano

Il passaggio sopraelevato voluto da Cosimo I de’ Medici nel 1565 per collegare Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, recentemente al centro dell’ennesimo atto di vandalismo ai danni del patrimonio artistico italiano, è chiuso al pubblico dal 2016 per ragioni di sicurezza e si prepara a riaccogliere i visitatori con un percorso di visita interamente riallestito che partirà da un ingresso speciale creato ad hoc al piano terra degli Uffizi.

Come ha ricordato il direttore degli Uffizi Schmidt, nel nuovo Corridoio Vasariano non troveranno spazio dipinti, poiché è stato fatto divieto per ragioni di sicurezza di introdurre materiale infiammabile nelle sale espositive. Il nuovo allestimento ospiterà invece la raccolta di antiche epigrafi marmoree greche e romane degli Uffizi, che torna alla luce dopo oltre un secolo passato nei depositi del Museo.

Ci saranno poi circa 30 sculture ellenistiche e romane e gli affreschi cinquecenteschi che un tempo decoravano l’esterno delle volte del Corridoio al Ponte Vecchio, realizzati per volontà dello stesso Giorgio Vasari e restaurati negli anni Sessanta del secolo scorso per finire, anch’essi, nel deposito del museo.

Il nuovo Corridoio Vasariano sarà percorribile in una sola direzione, ovvero dagli Uffizi verso Palazzo Pitti, e potrà accogliere un massimo di 125 visitatori alla volta. Il nuovo percorso è inteso anche come una passeggiata panoramica sopra Firenze: le 73 finestre collocate lungo il percorso (fino a oggi oscurate a protezione dei dipinti) saranno riaperte per consentire ai visitatori di ammirare il centro storico della città dalla suggestiva visuale del camminamento di Cosimo I.

L’accesso al Corridoio Vasariano sarà possibile con un biglietto che costerà circa 40 euro, in cui, riporta ‘Repubblica’, probabilmente saranno comprese le visite a Boboli e a Palazzo Pitti.