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Silenzio perduto sulle Dolomiti: l'appello di Reinhold Messner

Il famoso alpinista Reinhold Messner ha lanciato un nuovo appello per salvaguardare le Dolomiti: nel mirino c'è l'assalto dei turisti in auto

Messner

Dopo gli appelli lanciati durante la fase più critica dell’emergenza Coronavirus per la sopravvivenza dei suoi musei, il leggendario alpinista Reinhold Messner (conosciuto col soprannome “il Re degli ottomila”) è tornato a lanciare un nuovo grido d’allarme contro l’assalto dei turisti sulle Dolomiti.

L’appello di Reinhold Messner

Questo l’appello di Reinhold Messner, riportato da ‘La Repubblica’: “È peggio degli anni scorsi. Auto posteggiate ovunque: sulle strade, nei prati, nei boschi. È questa la montagna che vogliamo donare ai nostri ospiti? La politica trovi soluzioni, non può solo pensare ai voti dei piccoli operatori economici”.

Il Sellaronda è la prima linea della battaglia ambientalista. L’alpinista, originario della val di Funes, punta alla “rivoluzione verde”, con parcheggi d’attestamento a valle e limiti d’accesso ai passi. Negli anni scorsi ci sono stati alcuni accorgimenti in tal senso (come le chiusure programmate di un tratto di Sellaronda nel 2017 e gli accessi contingentati l’anno successivo), ma la divisione del territorio su 3 realtà amministrative complica lo scenario.

A questo proposito Messner ha dichiarato: “Capisco che ogni provincia debba fare i conti con i propri interessi, ma qui manca il coraggio della politica, sensibile ai voti delle piccole attività economiche che puntano ad intercettare il turismo mordi e fuggi. Vediamo macchine ovunque e turisti che fanno passeggiate di mezzora, un’ora al massimo con il rumore delle moto come sottofondo. Noi, però, non possiamo stravolgere il nostro paesaggio con valanghe di auto, che dovrebbero sparire nei posteggi di attestamento nei paesi: da qui i turisti devono poter raggiungere le montagne con una valida mobilità alternativa, godere del paesaggio e del silenzio, altrimenti si trovano a riproporre sulle Dolomiti la vita che fanno undici mesi all’anno. Vivere i valori della montagna è un diritto degli ospiti, non un’opzione”.

La risposta di Mario Tonina a Reinhold Messner

Mario Tonina, presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, ha risposto così a Reinhold Messner: “Il 6 settembre porterò il tema sul tavolo della Fondazione Dolomiti Unesco. Il problema esiste, non credo che chi sta ore in coda possa tornare a casa soddisfatto. Politica schiava dei voti? Non è vero. Non si possono chiudere o limitare i passi senza avere prima una mobilità alternativa (il Pnrr può venire in aiuto) e un accordo tra tutti gli attori da portare a Roma”.