Dolomiti prese d'assalto dai turisti, ma è allarme Coronavirus
Le Dolomiti sono state prese d'assalto dai turisti in questa estate 2020, ma in molti non rispettano le misure precauzionali anti Coronavirus
L’emergenza Coronavirus ha avuto importanti ripercussioni sul turismo in Italia, sancendo la crisi delle città d’arte e non solo. Come ulteriore effetto, però, tutto ciò, complici le restrizioni ai viaggi all’estero e il numero limitato di posti in spiaggia, ha portato a un boom di turisti in quelle località montane generalmente trascurate dal turismo di massa.
Una delle aree maggiormente interessate da questo fenomeno è la zona delle Dolomiti, dove l’assalto dei turisti ha raggiunto livelli mai visti prima. Se ne è reso conto anche il re degli ottomila Reinhold Messner, che nella zona dolomitica, attorno alle Pale di San Martino, ha trascorso gli ultimi giorni girando un film.
Messner, come riporta ‘Ansa’, ha detto: “La situazione è come ogni anno in piena estate, ma con un ulteriore aumento. Spero che questa sia l’occasione di prendere in mano la situazione. La politica deve prendere delle decisioni per il management dei flussi turistici, è una questione di organizzazione. Intendiamoci, è un bene che gli alberghi siano pieni e che ci sia un guadagno dopo il lockdown, ma ora la politica deve agire, perché l’afflusso di auto e moto va in qualche modo arginato. I passi vanno organizzati in modo da poter essere fruibili”.
Secondo Messner, i passi andrebbero chiusi al traffico per qualche ora al giorno e andrebbero istituiti dei bus navetta per permettere ai turisti di giungere in quota.
C’è, però, un ulteriore problema, legato all’utilizzo della mascherina come forma di protezione anti Coronavirus. Stando a quanto riporta l”Agi’, infatti, è molto elevata la percentuale di coloro che non indossano la mascherina in situazioni di affollamento e, nei luoghi a maggior vocazione turistica, come i laghetti di montagna o nei sentieri, difficilmente viene rispettato il distanziamento.
La clientela dell’estate 2020 sulle montagne del Trentino Alto Adige e dell’Alto Bellunese è per la gran parte italiana (le associazioni di settore segnalano che gli italiani sono circa l’80%). In attesa dei report ufficiali sull’afflusso di turisti, dopo un mese di giugno in cui sono stati registrati numeri inferiori rispetto a quelli degli anni scorsi, a luglio e soprattutto ad agosto c’è stata una netta impennata. Alta è la percentuale di famiglie con bambini.
Tra le aree con più presenza di vacanzieri ci sono la Val Pusteria, la Val Badia, la Val Gardena e l’Ampezzano, ma anche la Val di Fassa, la Val di Fiemme e la Valrendena con le località di Pinzolo e Madonna di Campiglio. Mete particolarmente rinomate sono il Lago di Braies e le Tre Cime di Lavaredo, Buona anche la percentuale di turisti nelle località di fondovalle.
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