Coronavirus, allarme Messner: i suoi musei rischiano di chiudere
I musei della catena Messner Mountain Museum, gestiti dalla famiglia dell'alpinista Reinhold Messner, rischiano di chiudere a causa del Coronavirus
Reinhold Messner lancia l’allarme: l’emergenza Coronavirus rischia di mettere in ginocchio tutte le strutture dell’alpinista altoatesino.
I Messner Mountain Museum sono musei sparsi tra le montagne del Trentino-Alto Adige, gestiti dalla famiglia dell’alpinista. In questo momento di emergenza sanitaria, senza più visite, rischiano di dover chiudere.
Il futuro appare incerto per il “re degli Ottomila”. Al momento, Reinhold Messner deve fare i conti con tutte le spese legate alle sue strutture, a fronte di entrate pari a zero. Una situazione veramente difficile che l’alpinista può reggere per qualche mese e non oltre. Tutti i Messner Mountain Museum dipendono dal turismo e, contrariamente a molti altri musei, non ricevono i finanziamenti pubblici.
I musei di Messner, prima del Coronavirus, sono sempre stati autosufficienti e capaci di ottenere profitto. Senza clienti, però, si potrebbe arrivare alla chiusura. Al momento le strutture sono ancora aperte, con i dipendenti al loro interno che continuano a lavorare per tutelare le collezioni ospitate.
Il circuito dei Messner Mountain Museum è composto da sei strutture. Il MMM Corones, situato a 2275 metri di altezza, è dedicato alla disciplina regina dell’alpinismo: Il Trad Adventure Alpinism. Il Dolomites, allestito in un forte della Grande Guerra, è dedicato all’elemento roccia e racconta la storia dell’esplorazione e dell’alpinismo nelle Dolomiti.
Il Firmian rappresenta il cuore pulsane del circuito museale: sorge tra le antiche mura di Castel Firmiano, rese accessibili da una struttura moderna in vetro e acciaio. Lo Juval è arroccato sull’omonima collina, mentre il Ripa è dedicato alle genti di montagna, con un’esposizione che comprende opere e oggetti d’uso quotidiano delle più importanti culture montane del mondo. Il museo Ortles, infine, si trova a Solda e nella sua struttura architettonica richiama i crepacci di un ghiacciaio.
La chiusura forzata pesa molto sui musei del Trentino-Alto Adige: dal museo Archeologico di Bolzano, noto per ospitare la mummia Oetzi, fino ai Messner Mountain Museum, tutti stanno vivendo un periodo di crisi che si ripercuoterà nel tempo.
La situazione è difficile per tutti i musei d’Italia, chiusi a causa della quarantena imposta per cercare di limitare la diffusione del Coronavirus. Con le sale deserte, molte strutture hanno deciso di ricorrere alla modalità delle visite online: mostre virtuali, progetti multimediali e video che permettono agli utenti di visitare i musei a distanza, restando a casa.
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