È nata la prima Confraternita del Grasso in Italia
L'intento è quello di valorizzare un elemento nutritivo protagonista di tante ricette del passato e oggi maltrattato
In provincia di Belluno è nata una confraternita dedicata ad un elemento nutritivo che troppo spesso viene osteggiato e demonizzato. Si tratta della Confraternita del Grasso, prima in Italia, istituita con l’intento di creare un gruppo in cui appassionati di cucina, di nutrizione, di storia, di cultura e di lifestyle possano discutere e confrontarsi sul tema.
La confraternita ha tra i suoi promotori Andrea Riboni, titolare della Locanda Solagna a Vas, e Danilo Gasparini, docente di Storia dell’agricoltura e dell’alimentazione all’Università di Padova e docente presso il Master di Ca’ Foscari in Cultura del cibo e del vino, noto per essere consulente fisso per Geo & Geo su Rai 3.
Attraverso una serie di attività che partono dai territori della Valbelluna, che si estende da nord-ovest a sud lungo il corso del fiume Piave, la Confraternita del Grasso intende riabilitare un elemento che in passato è stato protagonista di tantissime ricette nonché simbolo di abbondanza e prosperità.
Il fine della Confraternita “non è l’esaltazione dell’eccesso”, spiegano su Facebook i promotori dell’iniziativa. “Al contrario, ci si propone di riportare consapevolezza sulla qualità della materia, sulle origini del suo utilizzo e sul ruolo fondamentale che gioca in cucina e nella nostra alimentazione quotidiana. La Confraternita del Grasso è aperta a tutti coloro che vorranno portare il proprio contributo. Il fine è l’istituzione di un vero e proprio tavolo di lavoro e di ricerca sulle molteplici sfaccettature e prospettive che questo elemento può presentare”.
Il pranzo di fondazione della prima confraternita italiana dedicata al grasso si è svolto il 16 febbraio scorso presso la Locanda Solagna, nel piccolo comune di Vas, situato nel Basso Feltrino, rinomata per l’utilizzo di materie prime di qualità e Presidi Slow Food.
L’evento è stato un’occasione per discutere sul grasso, analizzato da diverse prospettive, dalla composizione dei cibi al ruolo che assume nella nostra dieta.
A curare il menù, lo chef Raffaele Minute, che ha voluto creare, per l’occasione, piatti equilibrati e delicati, contrapposti alla tipica idea di pesantezza che evoca la parola grasso, come le tagliatelle al farro monococco, con burro montato al Piave Riserva, pinoli tostati e “castraure” (germogli dei più noti carciofi di Sant’Erasmo), o la pancia di vitello al tartufo nero, con crostoli di patata al limone e broccolo di Creazzo.
Il prossimo appuntamento della neonata Confraternita del Grasso è previsto per il 10 agosto. L’impegno è quello di promuove una serie di attività che diano spazio sia al “lato godereccio” che a quello della ricerca e della riflessione accademica.
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