Il commento di Sgarbi sul Pulcinella "fallico" di Pesce a Napoli
L'installazione "Tu si 'na cosa grande" esposta in Piazza Municipio a Napoli sta causando molte discussioni e anche Vittorio Sgarbi ha detto la sua
A Napoli in Piazza Municipio fino al 19 dicembre è possibile ammirare “Tu si ‘na cosa grande“, un’opera di Gaetano Pesce, scultore e designer scomparso sei mesi fa a New York. L’installazione, curata da Silvana Annichiarico e commissionata nell’ambito del programma Napoli Contemporanea, ha scatenato un acceso dibattito, in particolare per la sua forma che alcuni hanno interpretato come un riferimento fallico. In questa discussione ha espresso la sua opinione anche Vittorio Sgarbi.
Le parole di Vittorio Sgarbi sull’opera di Gaetano Pesce
La creazione “Tu si ‘na cosa grande” installata a Napoli sta facendo da giorni discutere. In questo dibattito si è inserito anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi, noto per il suo approccio molto diretto. Sgarbi ha difeso l’opera, spiegandone il significato su Radio Kiss Kiss. Secondo l’esperto, la scultura è una provocazione artistica e rappresenta un passo avanti rispetto a lavori precedenti esposti in città. “Tu si ‘na cosa grande”, ha commentato Sgarbi, allude a temi come l’ironia e l’erotismo e vuole rappresentare una svolta rispetto alla precedente “Venere degli Stracci” di Pistoletto esposta qui per oltre cinque mesi.
Per Sgarbi, Gaetano Pesce è stato uno dei “designer eretici” più significativi degli ultimi anni e questa scultura ne è una testimonianza. Le sue dichiarazioni sono state riprese da ‘Napoli Today’: “Gaetano Pesce è stato il più grande designer eretico degli ultimi anni e ‘Tu si na cosa grande’ si contrappone a un’opera vecchia e finta, perché fu ricostruita da un prototipo che è al museo Madre. Siamo passati dalla Venere degli Stracci al riferimento a Pulcinella. Il fatto che un’opera d’arte faccia discutere è il significato stesso, vuole determinare ironia, divertimento e quindi ‘Tu si na cosa grande’ è il riferimento al sesso, l’erotismo. È un passo avanti molto significativo rispetto all’opera precedente ed è una testimonianza di talento e creatività.”
La reazione del pubblico all’opera di Gaetano Pesce
Alta ben 12 metri, “Tu si ‘na cosa grande” è un’installazione che ha diviso il pubblico napoletano e non solo. La creazione artistica è una rivisitazione dell’abito di Pulcinella che di notte si illumina. Di fianco a questa ci sono due grandi cuori rossi alti 5 metri e trafitti da una freccia metallica. Gaetano Pesce avrebbe voluto con quest’opera omaggiare la città combinando la tradizione partenopea con elementi simbolici che richiamano una riflessione sul rapporto tra maschile e femminile.
Se guardata di spalle, però, l’opera secondo molti avrebbe la sagoma di un “fallo” e la cosa ha suscitato molta ilarità e numerose battute soprattutto nei social. Così mentre una parte della popolazione la vede come simbolo ironico, alcuni critici ritengono che la scultura sia eccessivamente provocatoria e poco rispettosa. In questo contesto si è mosso anche il movimento femminista locale “Terra di Lei” che ha lanciato una petizione indirizzata al sindaco di Napoli. Con la petizione si richiederebbe la rimozione immediata dell’opera ritenuta un simbolo della “dittatura patriarcale”. La creazione, infatti, secondo i promotori non sarebbe in linea con i valori di uguaglianza e rispetto.
In molti hanno anche polemizzato sui costi del progetto che si aggirano sui 180 mila euro. All’interno di questo budget rientrano anche l’allestimento e i servizi di guardia privata. Di questo ammontare 160mila euro sono stati messi dalla Regione Campania grazie ai fondi del Programma Operativo Complementare (Poc), destinati alla promozione culturale nei comuni campani.
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