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Il Pulcinella di Pesce a Napoli è diventato una star su TikTok

La scultura di Gaetano Pesce installata in Piazza del Municipio a Napoli è diventata molto popolare anche sui social, in particolare su TikTok

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Il Pulcinella di Napoli star su TikTok

L’opera di Gaetano Pesce intitolata “Tu si ‘na cosa grande“, è stata installata in Piazza Municipio a Napoli come tributo alla città. La scultura, alta 12 metri, rappresenta una reinterpretazione del tradizionale abito di Pulcinella ed è stata pensata per celebrare l’identità napoletana. In questi giorni l’opera ha raggiunto alti livelli di popolarità sui social ma ha anche suscitato diverse reazioni tra il pubblico.

La popolarità dell’opera di Pesce su Tik Tok e sui social

Il Pulcinella di Gaetano Pesce è un’opera d’arte esposta nel capoluogo campano nell’ambito del programma Napoli Contemporanea. Dal momento della sua inaugurazione l’installazione è diventata velocemente oggetto di ironia, scherzi e critiche. Questo, insieme alla creatività dell’opera, ha contribuito a renderla molto popolare specialmente nei social network. In particolare, su TikTok i primi 12 video della scultura, pubblicati nei cinque giorni successivi all’installazione, hanno raggiunto quasi 10 milioni di visualizzazioni. Anche su Instagram e Facebook, l’opera sta riscuotendo un grande successo con oltre 1,1 milioni di interazioni tra commenti, like e condivisioni. Questo boom sui social sembra aver avuto un impatto significativo anche sul turismo in città. L’Osservatorio turistico urbano del Comune della città partenopea ha, infatti, calcolato che 170.000 visitatori hanno affollato Piazza Municipio nello scorso fine settimana per ammirare e fotografare la scultura.

Un’analisi del traffico social condotta dall’agenzia Arcadia e riportata da ‘La Repubblica’ ha svelato come alcune parole siano una vera e propria tendenza al momento. In particolare, la parola “Pesce” ha generato oltre 507.094 interazioni, mentre “Pulcinella” ha totalizzato 326.794 interazioni. I numeri testimoniano come il Pulcinella sia divenuto un argomento che, al di là delle polemiche, attira un pubblico vasto, portando Napoli al centro dell’attenzione nazionale e non solo.

Le polemiche e i commenti sull’opera di Pesce

Come già accennato la scultura di Gaetano Pesce ha scatenato e continua a scatenare accese polemiche. Da un lato molti l’hanno apprezzata per il suo messaggio ironico e contemporaneo, dall’altro una parte della cittadinanza ha criticato l’opera. In discussione c’è soprattutto la sua forma, che molti hanno giudicato provocatoria dato che assomiglia a quella di un “fallo”. Il movimento femminista locale “Terra di Lei” ha lanciato una petizione indirizzata al sindaco di Napoli per richiedere la rimozione immediata dell’opera ritenuta un simbolo della “dittatura patriarcale”.

Ad apprezzare, invece, l’installazione il critico Vittorio Sgarbi come sempre in maniera diretta ha espresso la sua opinione affermando che questa rappresenta un vero passo in avanti rispetto alla precedente “Venere degli Stracci” di Pistoletto. Sgarbi afferma che “Tu si ‘na cosa grande” richiama temi come l’ironia e l’erotismo che sono sempre stati centrali per un artista come Pesce definito uno dei “designer eretici” più significativi degli ultimi anni.

Al centro di molte polemiche anche il costo del progetto. Il budget totale investito, infatti, sembra essere sui 200.000 euro. Nello specifico 160.000 euro sono stati spesi per la scultura, 36.000 euro per la sicurezza e 24.000 euro per l’evento inaugurale. Di questa somma i 160mila euro sono stati messi dalla Regione Campania grazie ai fondi del Programma Operativo Complementare (Poc), destinati alla promozione culturale nei comuni della regione. Questo ha sollevato ulteriori critiche, soprattutto da chi ritiene che tali risorse potessero essere impiegate diversamente.