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Circeo, scoperta la grotta "segreta" di Ulisse descritta nell'Odissea

Un'indagine ha visto gli archeo speleologi spingersi all'interno della fenditura carsica della Grotta Spaccata di Torre Paola

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Circeo

Grande scoperta al Parco Nazionale del Circeo: è stata identificata la grotta “segreta” di Ulisse descritta da Omero nell’Odissea.

Nel narrare le tante insidie affrontate dall’eroe nel fare ritorno alla propria dimora di Itaca dopo la guerra di Troia, il poeta greco ambientò una delle sue disavventure proprio sul litorale laziale, dove imperversava la maga Circe. Omero descrisse, con minuzia di particolari, le “cave grotte” utilizzate da Ulisse per nascondere arnesi e il carico insieme a tutta la sua ciurma.

Il team di ricercatori dell’associazione Sotterranei di Roma, presieduta da Marco Placidi, è riuscita ad identificare quel luogo esatto al termine di un progetto di indagine approfondita che si è avvalso del supporto del Parco Nazionale del Circeo. Gli  archeo speleologi si sono introdotti all’interno della vertiginosa fenditura carsica della Grotta Spaccata di Torre Paola.

Si tratta di una cavità impressionante che squarcia la falesia a ridosso della fortificazione costiera risalente al Cinquecento. Nello spingersi fin dentro le più remote cavità del Circeo, gli archeo speleologi si sono trovati davanti ad uno spettacolo mai visto. Come spiegato dagli studiosi, il complesso scavato nella roccia combacia perfettamente con la descrizione delle “cave grotte” fornita da Omero nel X libro dell’Odissea.

Per riuscire a trovarlo, i ricercatori Alessandro Paoli, Riccardo Paolucci e Riccardo Ribacchi hanno raggiunto il luogo con la canoa, arrivando fino alla cattedrale naturale del fiordo. Una volta lì, si sono dovuti arrampicare con le corde per scalare l’enorme parete. Al termine della scalata, sono arrivati al salone del racconto omerico, rivestito di concrezioni calcitiche, con pareti enormi e massi ciclopici che testimoniano antichi crolli.

Successivamente, il rilievo tridimensionale realizzato con il laser scanner ha fatto luce sulle reali dimensioni del luogo, svelando come il salone arrivi a misurare ben 40 metri di lunghezza, con il soffitto che supera addirittura i 25 metri di altezza, per un volume totale di 30 mila metri cubi. A rendere il tutto ancora più suggestivo e surreale, migliaia di pipistrelli appartenenti a due specie: i Miniotteri e il Rinolofo maggiore.

E non finisce qui. La spedizione degli archeo speleologi nel Parco Nazionale del Circeo, in provincia di Latina, ha evidenziato anche degli strani cerchi che potrebbero richiamare le forme di focolai appartenenti ad epoche ancora precedenti a quelle narrate da Omero nell’Odissea.