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Cinque Terre, crolla promontorio di Corniglia: "Paese a rischio"

Nella splendida cornice delle Cinque Terre, uno smottamento ha provocato il parziale crollo del promontorio di Corniglia: ora il paese è a rischio

Corniglia

Tanto suggestivo quanto fragile, il profilo delle Cinque Terre torna a modificarsi con un evento di smottamento che poteva avere conseguenze terribili. Durante l’estate 2023, è avvenuto proprio ciò che gli esperti avevano già preannunciato con largo anticipo: parte del promontorio su cui si trova Corniglia, uno dei coloratissimi borghi della regione, è crollato in mare. Le immagini, riprese da alcuni turisti di passaggio, sono davvero inquietanti. Per fortuna nessuno è rimasto ferito, ma ora la preoccupazione è palese: il paese è a rischio.

Corniglia, il crollo del promontorio

Stavano tranquillamente navigando a poca distanza dalla costa ligure, ammirando l’incantevole paesaggio delle Cinque Terre, quando alcuni diportisti hanno udito un forte boato: davanti ai loro occhi, parte della falesia a picco sul mare che sorge appena al di sotto dell’abitato di Corniglia si è sgretolata in una nuvola di polvere e terra. Subito il pensiero vola a quanto accaduto nel 2021 a Camogli, quando a crollare è stato il promontorio su cui sorge il cimitero del paese – oltre 400 defunti sono finiti in acqua, e di alcuni non si sono più trovate tracce.

Stavolta è Corniglia ad essere in pericolo: il suo cimitero sorge in una posizione panoramica da cui è facile immaginare che, in caso di smottamento, lapidi e cappelle possano finire in mare. Per fortuna nulla di tutto questo è successo. Il crollo della frazione di promontorio su cui si trova il camposanto non ha coinvolto quest’ultimo, e non ci sono stati feriti. Poco dopo il fenomeno, che è stato chiaramente percepito dagli abitanti a causa del frastuono provocato dai sassi in caduta libera tra le acque cristalline della Riviera Ligure, diversi volontari hanno monitorato per diverse ore la situazione nel cimitero, tenendo sotto controllo il costone sottostante.

“Ho subito disposto i controlli per verificare lo stato della struttura, il timore era che potesse essere compromessa e dovessimo chiuderla” – ha affermato il sindaco Francesco Villa. Il quale ha poi fatto il punto della situazione: “Un grande spavento e tanta polvere, ma per fortuna nessun danno è stato segnalato al paese, visto che il distacco è avvenuto nella parte bassa”. Rimane comunque la preoccupazione per un territorio estremamente fragile, che in futuro potrebbe subire nuovi smottamenti – e causare gravi danni alla popolazione.

“Paese a rischio”: che succede adesso

Il primo cittadino non ha dubbi: “Il paese è a rischio”. Già nel febbraio 2021, quando lo smottamento ha colpito il cimitero di Camogli, aveva lanciato l’allarme chiedendo fondi per la messa in sicurezza di Corniglia. Per il momento, i lavori di consolidamento riguardano la terrazza panoramica di Santa Maria, su cui sorge il centro abitato, con particolare attenzione per il tratto che va dal cimitero alla scalinata di Lardarina, suggestiva passeggiata in mattoni rossi che scende dal paese fino alla stazione.

I cedimenti del terreno hanno già provocato crepe e scivolamenti degli scalini. “Qui per il consolidamento con l’installazione di micropali avevamo stimato almeno una somma di 700mila euro” – ha dichiarato Villa. Ma per la messa in sicurezza di Corniglia e della vicina Vernazza potrebbero occorrere fino a 5 milioni di euro.