Cinque Terre da incubo, la denuncia dei turisti dopo la vacanza
Una comitiva di turisti delle Marche ha denunciato tutte le problematiche riscontrate nel corso di un viaggio alla scoperta delle Cinque Terre
Il viaggio alle Cinque Terre di una comitiva di turisti delle Marche non è stato all’altezza delle aspettative: tra i prezzi dei biglietti del trenino e le lunghe attese sulle banchine ferroviarie, l’esperienza si è rivelata alla stregua di un incubo, tanto da convincere gli sfortunati protagonisti a scrivere a ‘La Nazione’, per raccontare quanto successo e chiedere l’intervento delle istituzioni al fine di migliorare la situazione.
La denuncia dei turisti dopo la vacanza alle Cinque Terre
Come si legge su ‘La Nazione’, uno dei turisti marchigiani che si erano messi in viaggio per visitare le Cinque Terre in Liguria, ha raccontato: “All’uffizio informazioni ci hanno spiegato a grandi linee le condizioni di utilizzo del trenino e il relativo costo che nel nostro caso è stato di 214 euro (sei adulti, un bambino e di cinque anni e uno di due anni)”.
La prima tappa, partenza da La Spezia e arrivo a Monterosso è stata senza problemi, ma le criticità sono iniziate a Vernazza: “Arrivati in stazione già si intravedevano difficoltà nel deflusso dei viaggiatori in arrivo e in partenza; in questa stazione il treno ferma in galleria e li si scende arrivando sul marciapiede ridotto con rischio di cadute sui binari. La località era strapiena di turisti e la via principale era bloccata dal flusso umano comportando problemi negli spostamenti e anche rischi di sicurezza per tutti e in particolare per i bambini”.
A quel punto la comitiva è ripartita “non senza difficoltà per salire vista le tante persone che sostavano sul marciapiede” dalla stazione di Vernazza a quella di Corniglia, dove avrebbe avuto “seri problemi per poter scendere dal treno a causa delle tantissime persone”.
Gli otto turisti delle marche sono rimasti bloccati sul marciapiede perché il deflusso tra chi arrivava e chi tornava, aveva creato un blocco totale. “Dopo venti minuti siamo riusciti a salire in strada, ma purtroppo anche qui la situazione era identica alla precedente e proibitiva. Troppa gente, pertanto abbiamo deciso di rinunciare a questa tappa e riprendere il treno”.
Una volta ritornati sulla banchina, con i turisti che erano ammassati in uno spazio limitato, l’attesa per la comitiva è durata circa trenta minuti, dovuti anche al ritardo del treno.
Successivamente la comitiva ha raggiunto Manarola con un treno già super affollato. “Speravamo in una situazione migliore invece, anche qui, blocco totale nel prendere il sottopassaggio per uscire dalla stazione, tutti fermi per altri 20 minuti”.
Esperienza “negativa” alle Cinque Terre: “Ci siamo sentiti fregati”
Dopo tante vicissitudini, la comitiva di turisti provenienti dalle Marche è tornata a La Spezia senza aver visitato praticamente nulla: un’esperienza definita negativa quella del viaggio verso le Cinque Terre.
“Un’esperienza decisamente negativa – si legge su ‘La Nazione’ – Si dovrebbe contingentare l’affluenza come previsto per le manifestazioni aperte al pubblico per garantirne la sicurezza. Tutti gli enti interessati dovrebbero valutare la necessità di adottare criteri e interventi volti a limitare i disagi ma ancor di più a garantire la sicurezza delle persone.
Siamo dispiaciuti, rammaricati e anche molto arrabbiati perché ci siamo sentiti ‘fregati’ sia riguardo la mancata informazione su eventuali rischi di affollamento e per aver speso 214 euro per passare la maggior parte del tempo sui marciapiedi delle stazioni senza poter di fatto visitare i luoghi”.
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