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Cinque Terre, contro l'overtourism bici e canoe a numero chiuso

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre sta adottando nuove misure, come contingentare il numero di biciclette e canoe, per combattere l'overtourism

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Overtourism Cinque Terre

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è stato istituito nel 1999 e comprende al suo interno i comuni di La Spezia, Levanto, Monterosso al Mare, Riomaggiore e Vernazza. Il territorio del parco è da sempre un luogo unico e meraviglioso composto da natura incontaminata e piccoli borghi bagnati dal mare azzurro.
Purtroppo, però, il Parco Nazionale delle Cinque Terre è anche una zona ritenuta a rischio a causa della sua conformazione geologica che, se da un lato contribuisce alla sua bellezza, dall’altro è anche una sua debolezza. Ad un territorio già molto fragile negli ultimi anni si è aggiunto il problema dell’overtourism.

Parco Nazionale delle Cinque Terre: bici e canoe a numero chiuso

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è un affascinante tratto di costa ligure dove i monti dell’Appennino ligure giungono fino al mare creando un ambiente unico. Qui sono presenti piccoli terrazzamenti con i muri a secco immersi in un paesaggio costiero tipicamente mediterraneo, con villaggi di pescatori e casette colorate. Il Parco è composto idealmente da tre diverse aree: la zona costiera, la zona interna dove si sviluppa il parco nazionale e la zona marina con l’area naturale protetta. Per l’estate 2024 per tutelare maggiormente il territorio del Parco i comuni della zona hanno deciso di adottare diverse misure contro l’overtourism, ovvero il sovraffollamento di turisti che rischia di danneggiare ecosistemi già fragili e delicati.

La Presidentessa del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Donatella Bianchi, ha spiegato che sono state installate cinque nuove postazioni per le bici elettriche grazie ai finanziamenti provenienti dal progetto “Parchi per il clima” del Ministero dell’Ambiente. Questa novità, però, ha portato con sé anche nuovi provvedimenti come il divieto per le biciclette di accedere a tutti i sentieri principali. Il numero di nuove stazioni installate e bici messe a disposizione è stato studiato in maniera precisa e scrupolosa come ha spiegato la presidentessa del Parco nazionale. Le sue parole in merito sono state riportate da ‘La Repubblica’: “Ci sono solo cinque stazioni di ricarica e prelievo, a Riomaggiore, Monterosso, Vernazza, Corniglia e Volastra, i mezzi a disposizione in totale sono trenta”.

A questo bisogna aggiungere che il Comune di Riomaggiore ha regolamentato anche il numero delle canoe in affitto sempre per tutelare il territorio e in particolare le spiagge. Su ‘La Repubblica’ si leggono le spiegazioni della sindaca di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia: “Abbiamo stabilito che la dotazione massima per ogni struttura sia di cinque canoe in affitto altrimenti sulle nostre spiaggette non può stare più nessuno”.

Numero chiuso ai borghi delle Cinque Terre

Il numero chiuso non riguarda solo le biciclette in circolazione e le canoe nelle spiagge ma anche l’accesso ai borghi. La zona delle Cinque Terre, uno dei siti Patrimonio UNESCO italiani più famosi al mondo, nei mesi estivi è una meta soggetta al sovraffollamento turistico e per questo sempre la sindaca di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia, si è dichiarata pronta mettere il numero chiuso e a contingentare l’accesso ai borghi. In caso di alti flussi l’idea è quella di chiudere il tunnel che dalla ferrovia permette di accedere a Riomaggiore, spesso punto di accesso alle Cinque Terre perché si trova nella Riviera di Levante.

Il comune di Riomaggiore, infatti, comprende i borghi di Riomaggiore e Manarola, punto di partenza della famosa Via dell’Amore. La prima cittadina Fabrizia Pecunia si è detta preoccupata per gli alti flussi turistici che colpiscono questo territorio che non solo hanno un grande impatto sui livelli di inquinamento ma influiscono anche sulla vita delle comunità locali. Inoltre, quando il flusso di turisti diventa davvero alto il comune non può più garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone.