Alla scoperta dei Castelli Romani tra arte, natura e gusto
Borghi arroccati sui Colli Albani, che custodiscono storia, tradizioni antichissime e cultura gastronomica. L’itinerario dei Colli Romani, una delle mete turistiche più frequentate del Lazio, è ideale per i fine settimana di qualsiasi stagione.
Qua si trovano ville, parchi, laghi (nella foto il Lago Albano visto da Castel Gandolfo), siti archeologici, chiese e tanto gusto nelle trattorie tipiche, in cui assaporare il meglio della tradizionale cucina romana e castellana.
Prima tappa: da Ariccia a Nemi, tra arte e gusto
Il nostro itinerario parte da Ariccia, patria della famosa e deliziosa Porchetta. Il borgo si trova adagiato su una rupe di tufo, circondata da boschi rigogliosi. Durante la passeggiata per i vicoli del borgo dei Castelli Romani, si incontra Palazzo Chigi nella magnifica Piazza di Corte, progettata da Gian Lorenzo Bernini, che ha anche realizzato un’ altra importante opera: la Collegiata Maria SS. in Cielo, ispirata al Pantheon.
Ariccia è nota anche per la sua misteriosa “salita in discesa” (nota anche come “salita del diavolo” o “salita stregata”): si tratta di un tratto di strada sulla SP218 che, per un curioso effetto ottico, appare in salita quando in realtà è in discesa. In molti si cimentano in un esperimento: basta lasciare sulla strada una bottiglietta d’acqua per vederla rotolare verso l’alto.
La sosta di gusto in una delle Fraschette di Ariccia è d’obbligo: qua l’atmosfera è rustica e godereccia, si mangia in quantità generose, si spende il giusto e si gusta la vera cucina dei Castelli. Nel menù di queste osterie genuine non mancano mai: carbonara, amatriciana, trippa ai fagioli con le cotiche, abbacchio, coppiette, salsicce di cinghiale, e, ovviamente, porchetta artigianale (nella foto sotto).
Dopo pranzo si percorre il Ponte Monumentale sulla via Appia, che in una manciata di minuti porta alla vicina Albano Laziale. Qui il tour a piedi parte dalla chiesa seicentesca di Santa Maria della Stella e dalla Tomba degli Orazi e Curazi e si arriva sino al Museo Civico, interno alla splendida Villa Ferrajoli (che custodisce importanti reperti archeologici della zona). Meritano, inoltre, una visita le chiese romaniche San Pietro e Santa Maria della Rotonda, lo scenografico Anfiteatro e la Cattedrale di San Pancrazio.
Nel tardo pomeriggio ci si sposta nella vicina Nemi. Dopo una passeggiata nel borgo tra botteghine di artigiani e locali e dopo aver ammirato gli scorci dai diversi belvedere sul Lago di Nemi, si può prenotare un tavolo per cena in una trattoria tipica nemense, dove gustare i piatti della tradizione locale come la minestra di gialloni con la satorrea (zuppa di fagioli ed erbe di campo), il guazzetto di baccalà, la coratella con le fave e la pizza di farina di mais ripiena di verdure.
Da non perdere nella prima tappa:
- Il centro storico di Ariccia
- La “salita in discesa” di Ariccia
- Tomba degli Orazi e Curazi ad Albano Laziale
- Lago di Nemi
- La porchetta di Ariccia e la cucina nemense
Seconda tappa: Castelgandolfo e Rocca di Papa
Per la seconda tappa dell’itinerario ai Castelli Romani ci spostiamo a nord, sul lato occidentale del Lago Albano, dove troviamo Castel Gandolfo, uno dei borghi più noti dei Castelli Romani, inserito fra i Borghi più Belli d’Italia.
Noto per la presenza della residenza estiva dei papi, pullula di luoghi di interesse archeologico, tra cui i resti della villa albana di Domiziano. Da visitare sono anche la Chiesa della Madonna del Lago, consacrata da papa Paolo VI sulle rive del Lago Albano, la Chiesa di Santa Maria Assunta, il Palazzo Pontificio e le Ville Pontificie con i meravigliosi giardini, come Villa Berberini (nella foto in basso).
Una sosta per un pranzo a base di pesce di lago in uno dei ristorantini locali, è vivamente consigliata: qui si gustano piatti tipici a base di lattarini, trote, lucci, anguille, pesci persico, barbi, cucinati secondo ricette tradizionali e rivisitate.
Dopo pranzo si raggiunge un altro dei borghi dei Castelli Romani, Rocca di Papa, nel cuore del Parco Regionale dei Castelli Romani. Da visitare, durante la passeggiata nel centro storico, sono il Duomo dell’Assunta e la piccola chiesa del Santissimo Crocefisso. All’uscita di Rocca di Papa, percorrendo la strada periferica che, attraversando i boschi, porta sulla Via dei Laghi, si arriva poi al Santuario della Madonna del Tufo, risalente ad inizio del Cinquecento. Immancabile la passeggiata lungo la Via Sacra. All’esterno della via sono visibili i “crepidines”, marciapiedi in pietra di peperino. Il panorama è mozzafiato: si giunge a un belvedere, che i locali chiamano in modo divertente come “occhialone”, e si ammirano contemporaneamente i due laghi, Albano e di Nemi.
Da non perdere nella seconda tappa:
- Castel Gandolfo e i giardini di Villa Barberini
- I resti della villa domiziana
- Le ville pontificie
- Rocca di Papa e la Via Sacra sino al belvedere dell’”occhialone”
- Il Santuario della Madonna del Tufo
- Lago Albano
Terza Tappa: Frascati e Monte Porzio Catone
La terza tappa dell’Itinerario dei Castelli Romani è dedicata a Monte Porzio Catone, comune famoso per le sue ville rinascimentali e barocche come Villa Parisi, Villa Vecchia (oggi adibita ad albergo) e Villa Mondragone (ora una delle sedi dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”).
Da qui ci si sposta a Frascati, una delle cittadine più frequentate fuori Roma (a soli 20 chilometri dalla Capitale). Si trova su un pendio a 320 metri d’altezza, dove nella parte alta si conservano i resti dell’antica Tusculum. Frascati è famosa per le Chiese di San Pietro, Chiesa del Gesù e di Santa Maria in Vivario, e per le ville rinascimentali e barocche come Villa Torlonia, Villa Tuscolana, Villa Falconieri, Villa Sciarra e Villa Aldobrandini (nella foto in basso).
Nota anche come Villa Belvedere, Villa Aldobrandini è una delle più importanti residenze storiche della città, sia per il panorama che offre sia per la meraviglia degli interni e degli esterni, tra terrazzamenti e splendidi giardini. Qui si è sposata Kitty Spencer, la nipote di Lady Diana.
Frascati, come è noto, è anche una città di gusto d’eccellenza. Fermarsi a pranzo o a cena in una delle osterie locali è praticamente d’obbligo. Un oste simpatico sarà sempre pronto a servire piatti abbondanti di sontuose fettuccine al ragù, Cacio e Pepe, pasta e broccoli e cotiche, minestra di fave, tradizionale zuppa di arzilla con i broccoli, il tutto annaffiato dal vino dei Castelli: il Frascati DOC, e le Docg Cannellino di Frascati (tardivo e dolce) e Frascati Superiore, prodotti nelle cantine di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e Monte Compatri.
Da non perdere nella terza tappa:
- Le ville di Monte Porzio Catone
- Il centro di Frascati e Villa Belvedere
- I resti dell’antica Tusculum
- I piatti locali e i vini dei Castelli
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