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L'Amatriciana è ora "Specialità Tradizionale Garantita" per l'Ue

L'Amatriciana ha ottenuto un nuovo importante riconoscimento dall'Unione Europea

L'Amatriciana è ora "Specialità Tradizionale Garantita" per l'Ue

Nuovo riconoscimento dall’Unione Europea per l’Amatriciana, piatto della tradizione del centro Italia conosciuto e apprezzato anche fuori dai confini del nostro Paese: quest’eccellenza italiana è stata ufficialmente riconosciuta dalla Ue come “Specialità Tradizionale Garantita” (Stg) contro le possibili imitazioni e i falsi.

Ne ha dato notizia la Coldiretti, annunciando la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue del 13 marzo dell’iscrizione nel Registro europeo delle Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche e Specialità tradizionali garantite di questa famosa ricetta a base di pomodoro, pecorino e guanciale.

Già lo scorso novembre,  l’Unione Europea aveva pubblicato il disciplinare che regola l’utilizzo della denominazione “Amatriciana tradizionale“, in riferimento alla ricetta tradizionale che prevede l’uso di guanciale di tipo Amatriciano dal 18 al 30%, pecorino di tipo Amatriciano o Romano DOP del Lazio grattugiato, pomodoro in passata o in pelati in pezzi dal 69 all’81%. È vietato l’uso di ingredienti come cipolla, aglio e pancetta, mentre è consentito l’utilizzo di peperoncino e pepe quanto basta.

La salsa Amatriciana tradizionale riconosciuta dall’Unione Europea è quella fatta “secondo il metodo di produzione e la ricetta secolare del comprensorio di Amatrice”. Il riferimento è agli ingredienti e al metodo specifico di preparazione usato tradizionalmente nel comprensorio dei Monti della Laga dove è nato questo prelibato piatto.

Il nuovo provvedimento europeo riconosce che la popolazione di Amatrice ha dato vita a uno dei piatti più conosciuti della tradizione italiana rielaborando un’antica preparazione pastorale, con l’introduzione del pomodoro intervenuta all’inizio del 1800.

Forse non tutti sanno, infatti, che l’Amatriciana era il pasto principale dei tanti pastori che vivevano sulle montagne di Amatrice. Nei loro zaini i pastori portavano pezzi di pecorino, sacchetti di pepe nero, pasta essiccata, guanciale e strutto per preparare la Gricia che, con l’aggiunta del pomodoro, è poi divenuta l’Amatriciana.

Questo piatto, in tempi più recenti, è divenuto poi simbolo del terremoto che ha colpito nel 2006 diverse aree del Centro Italia, tra cui soprattutto la città di Amatrice. Le aziende agricole di questo territorio devastato dal terremoto stanno ora cercando di risollevarsi anche grazie alla produzione degli ingredienti necessari alla realizzazione della salsa all’Amatriciana conosciuta e, ora, riconosciuta anche fuori dall’Italia.