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Case a 1 euro a Penne vicino Pescara, è boom di richieste

Oltre 1700 richieste per le case a 1 euro a Penne, provincia di Pescara: il progetto di riqualificazione del centro storico attira acquirenti dall’estero

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Case a 1 euro a Penne provincia di Pescara

L’iniziativa delle case a 1 euro a Penne, cittadina di circa 11.000 abitanti in provincia di Pescara, sta registrando un interesse senza precedenti a livello internazionale. La notizia, diffusa recentemente dal network statunitense CNN, ha generato un’ondata di richieste provenienti da tutto il mondo. In meno di due settimane, l’ufficio comunale ha ricevuto circa 1.700 email di richieste, provenienti sia dall’Italia sia dall’estero.

Case a 1 euro a Penne: come funziona e perché è così richiesto

L’obiettivo principale del progetto è quello di contrastare lo spopolamento e riqualificare il centro storico di Penne, offrendo immobili al prezzo simbolico di un euro. L’iniziativa, già adottata con successo in altri borghi italiani, presenta a Penne alcune caratteristiche distintive.

Come sottolineato dalle autorità locali, non è richiesto alcun deposito cauzionale; chi acquista un immobile, tuttavia, è tenuto a ristrutturarlo entro tre anni dall’acquisto, contribuendo così al recupero del patrimonio edilizio e alla valorizzazione del territorio.

L’iniziativa ha un forte potenziale turistico e culturale: molti degli acquirenti provengono dall’estero, attratti dalla bellezza del paesaggio, dalla qualità della vita e dall’opportunità di recuperare edifici storici con un investimento simbolico.

Il progetto di Penne non è un caso isolato: diversi borghi italiani hanno intrapreso iniziative simili per contrastare lo spopolamento e promuovere la riqualificazione del proprio patrimonio immobiliare. Ad esempio, il borgo di Sambuca, in Sicilia, ha offerto case anche al prezzo di due euro, mentre Maenza, nel Lazio, è stato il primo a proporre case a 1 euro nel territorio laziale, attirando anch’esso l’attenzione dei media internazionali, tra cui la CNN.

Cosa dicono gli esperti e il Comune di Penne sulle case a 1 euro

Il sindaco di Penne, Gilberto Petrucci, ha spiegato: “Abbiamo dovuto istituire l’ufficio ‘Case a 1 euro’ in Comune, con una startup che collabora, per gestire le richieste e portare avanti le pratiche”, come riportato su Tgcom 24.

Petrucci ha anche evidenziato il fenomeno di interesse internazionale: “Anche il nostro paese, come molti altri comuni italiani nel dopoguerra, ha subito un calo della popolazione dovuto all’emigrazione, ma adesso il fenomeno delle richieste di acquisto che ci arrivano rivela l’interesse anche da parte di persone straniere, che non hanno origini né lontane radici qui”.

Il sindaco ha poi sottolineato l’attrattività del territorio per chi cerca natura e qualità della vita: “Abbiamo impianti sportivi, scuole secondarie, ospedale, Inps, Agenzia delle Entrate, una delle storiche oasi del Wwf con la riserva naturale del lago di Penne, oltre 10 km di sentieri, un parco avventura e siamo la città della sartoria artigianale, dove l’imprenditore e stilista Brunello Cucinelli ha aperto uno stabilimento”.

Le prime visite da parte di potenziali acquirenti sono già avvenute, come confermato dal sindaco: “Sono già arrivati olandesi, polacchi e inglesi per visitare le case in vendita e il paese, che oggi conta circa 11mila abitanti di cui un migliaio nel centro storico”.

Anche Ilario Lacchetta, ingegnere coinvolto nel progetto, ha evidenziato come le principali motivazioni degli acquirenti stranieri siano: “la bellezza del posto e la qualità della vita”.

Per presentare ufficialmente il progetto delle case a 1 euro e discutere le modalità di partecipazione, il Comune di Penne ha programmato un incontro pubblico. L’evento si terrà l’11 aprile nella sala consiliare del Comune, con l’obiettivo di fornire ulteriori dettagli e chiarire eventuali dubbi.