Casa Bianca cerca nuovo chef, l'Italia si candida con le Cesarine
Le “Cesarine”, una rete di cuoche e cuochi amatoriali italiani, si candidano come chef alla Casa Bianca dopo il pensionamento di Cristeta Comerford
Criseta Comerford, chef che per oltre venticinque anni ha gestito la cucina della Casa Bianca, ha annunciato il suo pensionamento. Per questo l’associazione italiana le Cesarine ha annunciato che si candiderà per la posizione con una proposta innovativa ma assicurando una cucina ricca di ricette italiane.
Criseta Comerford, chef della Casa Bianca va in pensione
Classe 1962, Cristeta Pasia Comerford è originaria di Sampaloc nelle Filippine e la sua passione per la cucina è nata in famiglia. Criseta, infatti, aiutava la madre a preparare i pasti in casa ma la sua dedizione e bravura non sono passate inosservate. Il papà l’ha incoraggiata a iniziare un percorso di formazione nel mondo della cucina così quando la famiglia è emigrata negli Stati Uniti, Criseta ha cominciato a lavorare negli hotel. Proprio nella cucina di un hotel ha conosciuto quello che poi è diventato suo marito ma soprattutto è riuscita a farsi strada. La sua bravura l’ha fatta poi approdare alla Casa Bianca durante l’amministrazione Clinton. In principio aveva un contratto part-time poi con impegno e passione è cresciuta fino a essere nominata la prima donna executive chef. In realtà Criseta è stata la prima di colore alla guida della cucina presidenziale proprio negli anni in cui Barack Obama, primo presidente di colore americano, è stato alla guida del paese.
Ora dopo aver servito ben cinque presidenti e cucinato per più di cinquanta cene di stato, la chef all’età di quasi 62 anni ha deciso di ritirarsi. La notizia ha fatto subito molto velocemente il giro del mondo. In risposta a questo pensionamento l’associazione italiana le Cesarine, la più antica rete di cuoche casalinghe d’Italia, ha dichiarato di voler candidarsi in sua sostituzione. L’associazione le Cesarine è formata da cuoche (e cuochi) appassionate che offrono esperienze culinarie immersive, corsi di cucina e degustazioni. Per quanto riguarda la candidatura alla Casa Bianca la loro proposta non è quella di mandare un professionista di lungo corso ma fare qualcosa di molto più originale. L’associazione, infatti, ha proposto di attivare una rotazione trimestrale di cuoche e cuochi. Ogni tre mesi, quindi, verrà inviato a Washington un team di chef provenienti da diverse regioni italiane.
L’associazione le Cesarine
Fondata a Bologna nel 2004, l’associazione le Cesarine è cresciuta moltissimo e da pochi cuochi appassionati è divenuta una realtà molto diffusa nel territorio italiano. Oggi la realtà delle Cesarine è composta da quasi 1500 persone che portano avanti con amore e passione le tradizioni della cucina italiana. All’inizio erano per lo più donne e da qui il nome “Cesarine” ma con il tempo sono arrivati anche molti uomini così ora il team si chiama “Cesarine e Cesarini“. L’associazione, nota per essere una comunità diffusa Slow Food, organizza da quasi vent’anni lezioni di cucina, degustazioni ed esperienze speciali legate al territorio come degustazioni e visite a produttori locali. Ogni anno sono in media 50mila gli ospiti, molti dei quali americani, che scelgono di acquistare un’esperienza con le Cesarine.
Così quando si è sparsa la notizia che Cristeta Comerford, chef per anni alla guida della cucina della Casa Bianca, andava in pensione l’associazione ha pensato subito di candidarsi. È stato studiato un piano particolare che prevede ogni tre mesi un cambio della squadra di cuochi, in modo da poter portare a Washington le migliori ricette delle diverse cucine regionali italiane. Davide Maggi, CEO di Home Food Società Benefit che gestisce la community e la piattaforma (cesarine.com) alla redazione di ‘Agi’ ha dichiarato: “Siamo entusiasti di annunciare la candidatura delle nostre 1.500 Cesarine e Cesarini come futuri chef della Casa Bianca. Nessun altro Paese al mondo è in grado di garantire la varietà di ricette e la storica competenza diffusa della nostra rete.”
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