Caro prezzi hotel: le tariffe in Europa e il caso Italia
Stando ad una ricerca dell'Osservatorio Business Travel le tariffe degli hotel in Italia sono cresciute nell'ultimo anno ma anche rispetto al 2019
Dopo anni in cui il settore del turismo ha subito un forte arresto a causa della pandemia questo sembra si stia finalmente riprendendo, e i viaggi, di lavoro e di piacere, stanno tornando ai numeri pre-covid.
L’Osservatorio Business Travel grazie anche a Bizway, una società tecnologica che offre servizi di agenzia viaggi aziendali, ha condiviso un report che fotografa lo stato delle tariffe degli hotel nel 2023. Sono stati analizzati i prezzi delle strutture in Italia e negli altri principali paesi europei e da questo lavoro sono usciti numeri, tendenze e fenomeni davvero interessanti.
Aumenti delle tariffe degli hotel in Italia
Stando ai dati condivisi dall’Osservatorio Business Travel i prezzi delle sistemazioni nel continente europeo sono cresciuti nel 2023 del +18% rispetto al 2022. Guardando i numeri, però, si può notare una particolarità dell’Italia. A differenza degli altri paesi il nostro paese è l’unico in cui non solo i prezzi sono aumentati rispetto all’anno scorso ma risultano ancora più alti rispetto al periodo pre-pandemia.
Secondo i dati raccolti, infatti, nel nostro Belpaese l’aumento delle tariffe delle sistemazioni alberghiere quest’anno segna un bel +15% rispetto al 2022. A questo dato, però, si aggiunge anche +29% rispetto al 2019, anno prima del Covid che viene usato come riferimento. Mediamente nella penisola italiana per una camera in hotel si spende 109,5 euro per notte e il nostro paese è sempre stato considerato uno tra i più cari in Europa. Nel nostro territorio ci sono, però, differenze di prezzo. Le città più care, in particolare, sono Milano dove i prezzi si aggirano attorno ai 150,2 euro in media a notte, Roma con 143 euro a notte e Firenze con 141,1 euro.
Andamento delle tariffe degli hotel in Europa
Negli altri paesi del Vecchio Continente, invece, la situazione sembra un po’ diversa rispetto all’Italia. La tendenza nelle altre nazioni è di avere sì prezzi più alti nel 2023 rispetto a quelli del 2022 ma comunque le tariffe risultano ancora inferiori rispetto al 2019. L’Italia, quindi, risulterebbe l’unico paese dell’Unione Europea in cui i prezzi degli hotel sono addirittura cresciuti rispetto al periodo pre-pandemico. Insieme a noi solo la Gran Bretagna, che ha lasciato però l’Unione. Come accennato prima, in media in Europa le tariffe degli alloggi sono aumentate del +18% rispetto al 2022, tuttavia queste risultano ancora più basse del 5% rispetto al 2019.
Osservando i dati si nota che la Gran Bretagna è il paese “più caro” nel continente, mentre la Spagna quello più economico. In Spagna, ad esempio, il costo medio per una notte in hotel nel 2023 è di 82,3 euro, mentre in Gran Bretagna la tariffa media è di 176,2 euro per notte. Con questi dati alla mano il report afferma che nel territorio spagnolo i prezzi sono aumentati quest’anno del +12% rispetto al 2022 ma registrano comunque una diminuzione del -16% rispetto al 2019. In Gran Bretagna, invece, c’è stato un aumento del +18% rispetto al 2022 e del +25% rispetto al 2019, quando il paese però era ancora parte dell’Unione Europea.
Segnano incrementi di prezzi anche le altre tipologie di sistemazioni che non sono hotel o alberghi. Anche in questo campo vengono evidenziati importanti rincari sia rispetto al 2022 che rispetto al periodo pre-Covid. Nello specifico si nota che è presente in media un incremento dei prezzi del +26% rispetto al 2022 e del +2% rispetto al 2019, ovvero anno prima della pandemia.
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