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Il "calciomercato" degli chef: i trasferimenti più importanti

Con il "calciomercato" degli chef è cambiato il panorama culinario in Italia: ecco quali sono stati i trasferimenti più importanti nel nostro Paese

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Chef ristorante

La popolarità degli chef in Italia e all’estero è aumentata a dismisura nel corso degli ultimi anni: il successo dei tanti programmi di cucina hanno contribuito a far diventare i cuochi delle vere e proprie celebrità.

Gli chef italiani sono tra i più acclamati in circolazione e al pari dei calciatori, sono molto ambiti dai ristoranti: come riferito da ‘Forbes’, gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da significativi cambiamenti nel panorama culinario italiano e internazionale, con molti chef che hanno deciso di intraprendere nuove avventure, spostandosi da un ristorante all’altro per quello che è stato ribattezzato come il “calciomercato” degli chef.

Il calciomercato degli chef in Italia: i trasferimenti più importanti

Nell’elenco dei trasferimenti degli chef italiani stilato da ‘Forbes’, si parte con Massimiliano Sena che da chef executive del Four Seasons di Ginevra ha deciso di iniziare una nuova avventura in Francia, allo Chateau de Courcelles che fa parte del circuito Relais & Chateaux.

Cambio di “casacca” anche per Salvatore Bianco: dopo aver guidato il ristorante Il Comandante di Napoli, si è trasferito all’Hotel Eden di Roma, albergo cinque stelle lusso di Dorchester Collection. Raffaele Amitrano ha lasciato Mammà a Capri, presente nella classifica delle località marittime con i prezzi più alti per le case, per trasferirsi in Piemonte, al nuovo Mammà di Torino.

Via da Capri anche Luigi Lionetti: dopo aver guidato il ristorante stellato le Monzù ha accettato la sfida di Vero, il ristorante di Ca’ di Dio a Venezia. Trasferimento dal Sud al Nord anche per Giuseppe Biuso che ha lasciato il ristorante Il Cappero della splendida isola di Vulcano nelle Eolie per approdare al ristorante di San Patrignano a due passi da Rimini, eletta come una delle migliori città italiane per la movida.

Ritorno in Italia per Alessandro Lucassino: lo chef ha lasciato Parigi per affiancare Alain Ducasse nel suo ingresso presso la scena gastronomica napoletana. Riccardo Cannella, invece, dopo la fine dell’avventura al ristorante Oro del Belmond Hotel Cipriani a Venezia, si è trasferito a Ragusa Ilba, unendo le forze con un’icona della cucina siciliana: Ciccio Sultano, inserito nella classifica dei migliori chef d’Italia.

I grandi ritorni e le nuove avventure personali

Nell’ambito dei ritorni si segnala il rientro a Bergamo di Luca Adobati, giovane sous chef di Mauro Colagreco, nel ristorante di famiglia Da Romano al Belvedere di Nese.

Lo chef Fabio Abbattista, invece, ha lasciato il ristorante de L’Albereta per dar vita al suo progetto imprenditoriale, il ristorante Abba nel Certosa District di Milano. Si tratta di un grande passo per Fabio Abbattista che si mette in proprio dopo aver maturato esperienze preziose prima con Alain Ducasse al ristorante Le Gavroche di Londra, e in seguito con un’altra leggenda come Gualtiero Marchesi.

L’elenco delle operazioni del “calciomercato” degli chef riportato da ‘Forbes’ si conclude con Giacomo Monzali, passato alla guida del nuovo ristorante gourmet Rea a Sirmione, splendida località sulle rive del Lago di Garda. Monzali, in precedenza, aveva girato le cucine più rinomate d’Europa da Parigi a Londra, passando per Cracovia e Milano.