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A Bologna scatta l'allarme: la torre Garisenda è a rischio

Un nuovo allarme è scattato a Bologna sullo stato di salute della torre Garisenda, la seconda più nota in città: cosa è successo e i rischi

Bologna

Dalla giornata di sabato 21 ottobre 2023, la Garisenda, la seconda torre di Bologna per notorietà, è oggetto di una serie di monitoraggi finalizzati a fotografare il suo stato di salute e a consigliare le modalità di intervento da adottare. I segnali di preoccupazione sulla situazione della Garisenda risalgono alla metà del 2022 ma, nonostante i nuovi stanziamenti per interventi di ripristino, le condizioni di salute della torre bolognese sono peggiorate e sono scattati nuovi alert.

Cosa sta succedendo alla torre Garisenda di Bologna

Dal 1100 si sta combattendo una dura lotta per proteggere la torre Garisenda, alta attualmente 48 metri. Negli ultimi anni si è inclinata sempre di più, alimentando la preoccupazione dei cittadini bolognesi e non solo.

All’inizio del mese di ottobre, come riportato dal ‘Corriere della Sera’, i sensori che monitorano da tempo la Garisenda hanno nuovamente segnalato un ulteriore peggioramento delle condizioni della struttura.

La Soprintendenza dei beni culturali ha comunicato il nuovo stato delle cose all’amministrazione comunale attraverso una lettera, in cui è stata anche sottolineata la necessità di tutelare un bene vincolatissimo.

In seguito a un incontro con la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, è stata individuata una impresa altamente specializzata che ha effettuato un sopralluogo con i tecnici del Comune. Poi è stata costituita la task force per la sicurezza della torre bolognese, che si è confrontata con il Comitato tecnico scientifico della Garisenda (un organismo attivo dal 2018 che ha lo scopo di tenere sotto controllo le condizioni del monumento).

Per il weekend del 21 e 22 ottobre si è deciso di interdire al traffico veicolare l’area sottostante le Due Torri, allo scopo di provvedere alla verifica dei dati fino a questo momento acquisiti tramite il monitoraggio della torre per verificare se effettivamente la Garisenda sia soggetta a un aggravamento delle sue condizioni.

Cosa fare per salvare la Garisenda

Ci si interroga ora sui possibili interventi per la messa in sicurezza della torre: si ipotizza un intervento di consolidamento in urgenza poco invasivo tramite diversi accorgimenti, che siano iniezioni, fibre o micropali.

Spetterà ai tecnici valutare anche le cause di quanto sta accadendo. Oltre ai limiti nella costruzione della torre (nello specifico, la realizzazione di una base di selenite su cui sono stati sovrapposti strati di mattoni, senza creare delle vere fondazioni), c’è da considerare, si legge sul ‘Corriere della Sera’, che negli anni recenti si è posto con veemenza il tema delle vibrazioni causate dal passaggio veicolare. Ne è una prova anche lo stato delle pavimentazioni di via Rizzoli e del centro storico di Bologna, da sempre soggette a movimenti e a interventi parziali o totali di ripristino.

Ora il timore è che si possa anche arrivare a qualche crollo, Fortunatamente, però, fino a ora non è arrivata alcuna segnalazione di cedimenti, anche minimi, alla torre Garisenda, che, nonostante il suo stato di salute allarmante, resta uno dei simboli di Bologna, considerata “la città più sottovalutata del mondo”.