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Panico Garisenda: "Andate via, sta crollando", ma è un errore

A Bologna un falso allarme crollo per la Torre Garisenda ha scatenato il panico tra la popolazione e ha sollevato polemiche sul piano di emergenza

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Garisenda, allarme crollo

Nel cuore pulsante di Bologna si ergono le Due Torri, icone della città: la Torre degli Asinelli e la Garisenda. Quest’ultima, più bassa e più inclinata, è un simbolo amato e fragile della città. Eretta nel XII secolo, la Torre Garisenda ha da sempre affascinato cittadini e turisti ma anche poeti tanto che anche Dante Alighieri la citò nella Divina Commedia. Da secoli, inoltre, la sua pendenza accentuata da un cedimento del terreno ne fa un’icona architettonica unica, paragonata da molti alla Torre di Pisa. La sua situazione strutturale è, però, non solo motivo di fascino ma anche di preoccupazioni. La Torre è, infatti, da tempo monitorata perché si teme il collasso. In questo delicato contesto si è verificato un fatto che ha scatenato il panico in città: un falso allarme crollo della Garisenda che in realtà è scattato erroneamente.

Allarme dalla Garisenda: panico in centro a Bologna

Negli ultimi anni la situazione strutturale della Garisenda è diventata motivo di seria preoccupazione. Monitorata costantemente con strumentazioni all’avanguardia, la torre è sotto osservazione continua per il rischio di cedimenti. Nell’autunno del 2023, gli esperti avevano lanciato un “codice rosso”, segnalando un rischio concreto di collasso. Da allora, l’amministrazione comunale ha avviato una serie di interventi urgenti. Prima è stato vietato il traffico attorno alla torre per ridurre le vibrazioni poi è stato presentato un complesso piano di salvataggio diviso in tre fasi, che coinvolge esperti e aziende specializzate a livello nazionale.

In questo contesto, nella giornata del 27 maggio a Bologna è successo un fatto che ha scatenato, panico, confusione ma anche diverse polemiche. Durante le operazioni di montaggio del sistema di allarme vocale previsto per avvisare la popolazione in caso di pericolo imminente, è improvvisamente partito il segnale di evacuazione. Il messaggio, trasmesso da altoparlanti in zona e pensato per un’emergenza reale, ha lasciato poco spazio all’immaginazione: “La Torre sta crollando, evacuare subito la zona”. Le reazioni sono state immediate e comprensibilmente caotiche: clienti usciti di corsa dai negozi, turisti confusi, abitanti della zona riversati in strada. In realtà si trattava di un falso allarme, ma i presenti lo hanno saputo solo dopo.

La risposta dell’amministrazione comunale

Poco dopo l’allarme, il Comune di Bologna ha cercato di rassicurare la popolazione. Un messaggio ufficiale è stato diramato sui canali social e tramite l’Alert system, spiegando che si era trattato di un errore durante le prove di funzionamento. Come riporta il ‘Resto del Carlino’ l’assessora alla Protezione Civile, Matilde Madrid, ha confermato il disguido: “C’è stato un errore tecnico durante l’installazione dei dispositivi vocali. Fortunatamente non c’era alcun pericolo, e abbiamo informato immediatamente la cittadinanza”. Madrid ha poi aggiunto una riflessione importante: se da un lato l’errore è stato grave, dall’altro ha dimostrato che il sistema di allarme funziona e che la popolazione è reattiva.

Nonostante le rassicurazioni, le polemiche non si sono fatte attendere. In molti hanno criticato il fatto che il messaggio di errato allarme non sia stato diffuso dagli stessi altoparlanti che lo avevano lanciato, ma solo tramite messaggistica sugli smartphone e sui social. Sempre nel ‘Resto del Carlino’, inoltre, si leggono le Annamaria Cesari, consigliera di Forza Italia che ha aggiunto: “I volantini dati un anno fa quando organizzarono l’It alert non bastano, la gente non ricorda. Perché una cosa è la teoria del piano, altro è la pratica unita al momento di panico che paralizza.”