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Bolawrap, a Genova arriva la pistola-lazo che blocca i malviventi

La Polizia Locale di Genova è il primo comando in Italia a sperimentare il Bolawrap, il laccio immobilizza-persone usato per bloccare i malviventi

Anche in Italia arriva il “Bolawrap“, il laccio immobilizza-persone già utilizzato negli Stati Uniti d’America per bloccare i malviventi o le persone pericolose per se stesse e per gli altri senza provocare loro alcun danno fisico. Il primo comando in Italia a sperimentare questa particolare “pistola-lazo” è la Polizia Locale di Genova. La novità è stata presentata a Palazzo Tursi dagli assessori alla Sicurezza del Comune di Genova e della Regione Liguria, Giorgio Viale e Andrea Benveduti, alla presenza del comandante della Polizia Municipale di Genova Gianluca Giurato.

Cos’è il Bolawrap e come funziona

Nonostante sia sparato con un colpo simile a quello di un colpo di pistola, il Bolawrap non è un’arma. Si tratta, in realtà, di un dispositivo di contenimento “da remoto”.

È costituito da un laccio in kevlar (una particolare fibra sintetica dotata di grande resistenza meccanica alla trazione), che il poliziotto può lanciare verso le gambe o il busto del soggetto pericoloso, immobilizzandolo senza ferirlo, prima che la situazione degeneri.

All’estremità del cavo sono presenti due ancorette che si attaccano agli indumenti: più la persona si muove più la corsa si stringe grazie ai due ganci. Un laser guida la mira per il colpo.

L’impiego del Bolawrap può bloccare fisicamente l’eventuale azione pericolosa del soggetto, utilizzante armi da taglio o corpi contundenti. In altre situazioni, se mirato agli arti inferiori, può impedirne la fuga.

Il laccio è lanciato grazie alla carica di una cartuccia a salve, che garantisce la proiezione del ‘bola’ alla velocità di oltre 150 metri al secondo, a una distanza che può oscillare tra i 3 e i 7 metri.

Dalla metà del mese di settembre 2021 a Genova prenderà il via un periodo di valutazione sperimentale sul campo, che coinvolgerà agenti del Reparto Sicurezza Urbana e del Pronto Intervento (la squadra che si occupa anche dei TSO). Il personale è stato formato con lezioni teoriche e pratiche dai tecnici dell’azienda che importa i dispositivi dagli Usa, dove sono prodotti. L’Italia è la 44esima nazione al mondo a importare e valutare il congegno.

Bolawrap a Genova: le dichiarazioni

Giorgio Viale, assessore comunale alla Sicurezza, ha commentato in una diffusa dal Comune di Genova: “L’obiettivo dell’avvio dei test per l’adozione di questo nuovo strumento non-lethal, già in uso negli Stati Uniti, è evitare l’utilizzo del taser che risulta comunque rischioso. Lo scopo del periodo di prova è capire se funziona e se serve alle esigenze di proporzionalità dell’intervento. La politica del Corpo è mantenersi al passo dei più moderni ritrovati tecnologici per aiutare il lavoro degli agenti nel controllo del territorio e, nello stesso tempo, assicurare l’incolumità delle persone”.

Il comandate della Polizia Locale di Genova Gianluca Giurato ha sottolineato: “Non è un’arma, ma una risorsa in più per i nostri operatori della sicurezza. È del tutto evidente come i nostri agenti non possano essere lasciati a gestire scenari complessi privi di idonei strumenti di tutela, propria e altrui. Questa nuova tecnologia è un sistema originale a bassissimo rischio di lesioni per bloccare a distanza soggetti potenzialmente pericolosi. Dopo il periodo di prova ne valuteremo l’efficacia”.