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Il bambino migrante di Banksy a Venezia è in una località segreta

Il murale “The Migrant Child” di Banksy è stato rimosso da Palazzo San Pantalon a Venezia per attività di restauro e ora è in una località segreta

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Murale di Banksy a Venezia

Banksy è senza dubbio una delle figure più affascinanti dell’arte contemporanea. L’identità dell’artista britannico rimane tuttora avvolta nel mistero, ma le sue opere sono immediatamente riconoscibili per il potente messaggio che veicolano. Attraverso murales e installazioni, Banksy affronta temi come la guerra, la povertà, le ingiustizie, la politica, l’ambiente e le migrazioni. Proprio il tema dei migranti è al centro di uno dei suoi murales più celebri in Italia: “The Migrant Child”, comparso misteriosamente a Venezia nel maggio 2019. Quest’opera raffigura un bambino con un giubbotto di salvataggio che alza un fumogeno rosa. Il murale è apparso nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019 sulla facciata di Palazzo San Pantalon, nel sestiere di Santa Croce, affacciato sul Rio di Ca’ Foscari. Sin dal primo momento, l’immagine ha attirato l’attenzione di residenti, turisti e media di tutto il mondo, diventando un simbolo di riflessione sul tema dell’immigrazione. In questi giorni, però, l’opera è stata rimossa ed è stata trasportata in una località segreta.

Perché il murale di Banksy a Venezia è stato rimosso e dove si trova ora

Dopo quasi sei anni di esposizione alle intemperie, alle maree e persino all’acqua alta che ha devastato Venezia nel novembre 2019, il murale “The Migrant Child” è stato rimosso. La decisione è legata ai lavori di messa in sicurezza e restauro di Palazzo San Pantalon, acquistato nel 2024 da Banca Ifis, che ha deciso di tutelare l’opera prima di avviare interventi di restauro sull’edificio. La rimozione, che era stata già annunciata da tempo, è avvenuta nella notte tra il 23 e il 24 luglio 2025, in un’operazione complessa.

L’opera è stata staccata insieme al settore di muratura su cui era stata realizzata e inserita in un imponente contenitore d’acciaio dal peso di circa otto tonnellate. La ditta incaricata, Star Venice Servizi, ha atteso che la marea calasse per poter trasferire in sicurezza il murale su due imbarcazioni speciali attrezzate con gru. Decine di operai, addetti alla sicurezza e incaricati dalla banca hanno lavorato durante la notte per garantire il corretto trasporto dell’opera in un luogo segreto.

La scelta di mantenere riservata l’attuale collocazione del murale non è casuale: l’opera, che rappresenta la seconda realizzazione di Banksy in Italia dopo la famosa “Madonna con la pistola” a Napoli, ha un valore inestimabile. Il compito di ripristinare l’opera è stato affidato a Federico Borgogni, restauratore esperto che in passato ha già lavorato su opere di Banksy. Al momento non è chiaro se “Il bambino migrante” tornerà sul muro originario o verrà esposto in un altro spazio.

Il progetto di restauro di Palazzo San Pantalon e il futuro del murale

Palazzo San Pantalon, storico edificio rinascimentale del sestiere di Santa Croce, rappresenta un patrimonio artistico e culturale di Venezia. Acquistato da Banca Ifis nel 2024, sarà ora oggetto di un importante progetto di riqualificazione firmato dallo studio Zaha Hadid Architects di Londra, in collaborazione con Th&Ma Architettura degli ingegneri Davide Sabbadin e Alessandro Gasparini. Il restauro verrà realizzato con il supporto della Soprintendenza del Ministero della Cultura, del Comune di Venezia e della Regione Veneto.

L’obiettivo di Banca Ifis è trasformare Palazzo San Pantalon in uno spazio polifunzionale che ospiti la nuova sede veneziana dell’istituto bancario, ma anche un polo espositivo dedicato all’arte contemporanea. Non solo: si parla anche di aprire qui una sede distaccata del Padiglione Italia in occasione della prossima Biennale d’Arte di Venezia, creando un nuovo punto di riferimento culturale in città. Il murale “The Migrant Child” verrà integrato all’interno di Ifis Art, il progetto artistico dell’istituto bancario volto a valorizzare le espressioni creative contemporanee.