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Allarme lupi a Rimini: arrivano fino al mare

Alcuni lupi sono stati avvistati in provincia di Rimini, anche vicino a località balneari: le regole di convivenza da rispettare per evitare problemi

Alcuni lupi sono stati avvistati in provincia di Rimini, anche vicino a località balneari. Le regole di convivenza da rispettare per evitare problemi

Aumentano gli avvistamenti di lupi nei pressi dei centri abitati, e in Emilia Romagna i cittadini hanno avuto modo di vederli persino vicino al mare. Nello specifico, in un campo di Bordonchio, località del Comune di Bellaria Igea Marina, località balenare della provincia di Rimini.

Il lupo, un giovane maschio, è stato avvistato da alcuni residenti che hanno postato la foto sul gruppo Facebook “Sei di Bellaria Igea Marina se”. Nella foto si vede l’animale attraversare un terreno a poca distanza da alcuni edifici, una scena molto simile a quella immortalata a Poggio Torriana, borgo medievale a una ventina di chilometri da Bellaria-Igea Marina. Anche in questo caso un lupo è stato visto aggirarsi per le campagne che circondano le case, e anche se non è stato registrato alcun movimento o episodio preoccupante i timori dei residenti e delle autorità sono aumentati.

Perché i lupi si avvicinano alle case

Il contesto in cui sono avvenuti gli avvistamenti è infatti decisamente diverso da quello cui si è abituati a pensare quando si immagina il lupo in natura: non boschi in collina o in montagna, ma terreni e campi in pianura che circondano strade asfaltate e centri abitati. Eppure la presenza di lupi vicino agli insegnamenti urbani non deve più stupire più, perché i loro spostamenti sono strettamente legati alla ricerca di nuovi territori e ai movimenti delle loro prede.

I lupi sono infatti animali territoriali che percorrono distanze anche molto lunghe nei periodi in cui formano nuovi nuclei familiari. In questi periodi gli esemplari più giovani si spostano per trovare una compagna e una nuova area in cui insediarsi, finendo per attraversare zone anche molto diverse tra loro, centri abitati compresi. Inoltre la principale fonte di sostentamento dei lupi sono caprioli e cinghiali, animali che sempre più di frequente, a loro volta, si spostano a valle perché impossibilitati a trovare cibo in montagna e in collina.

Come tenere i lupi lontani dalle case

Anche in questo caso insomma c’è lo zampino dell’uomo, che ha ormai invaso ampie porzioni dell’habitat naturale della fauna selvatica. E sempre l’uomo è responsabile dell’apparente minor cautela con cui i lupi (ma anche altri predatori come per esempio gli orsi in Abruzzo e in Trentino) si avvicinano ai centri abitati. Vanno infatti in cerca di cibo, come spiegato più volte dai tanti esperti e professionisti che ne studiano il comportamento, tutelandoli.

È bene ricordare, infatti, che il lupo è una specie protetta è che assolutamente vietato cacciarlo. Un’altra cosa da tenere a mente, però, è che i lupi sono attratti dall’odore dei rifiuti organici, che possono rivelarsi fonte di cibo: pur molto diffidenti e riservati, timorosi dell’uomo, l’odore del cibo proveniente da cassonetti o sacchi della spazzatura lasciati all’aperto potrebbe comunque attirarli nei pressi delle case.

“Il lupo non rappresenta un pericolo per la nostra incolumità – aveva sottolineato su Facebook la Lipu a metà gennaio scorso, in seguito all’avvistamento di un lupo nei pressi del litorale romano – Il lupo teme l’uomo, e il suo principale adattamento per evitare gli incontri con la nostra specie è quello di muoversi prevalentemente di notte. La sua elusività va rispettata e tutelata, è da evitare quindi, per qualunque motivo, l’alimentazione diretta e la messa a disposizione di materiale organico di qualsiasi genere. Quando usciamo a passeggiare con i nostri cani è importante tenerli al guinzaglio. In tal caso anche loro non correranno alcun pericolo”.