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Allarme cinghiali in città: da Roma a Bari si grida all'invasione

Dopo l'incidente mortale causato da un cinghiale, Roma pensa alla sterilizzazione. Avvistamenti in aumento anche in altre città

Allarme cinghiali in città: da Roma a Bari si grida all'invasione

Da pochi esemplari ad una vera e propria invasione: cresce la paura dei cinghiali in diverse città italiane. L’ultimo grave incidente causato da questi animali selvatici è avvenuto a Roma, dove un motociclista di 49 anni ha perso la vita in seguito allo scontro con un cinghiale in via dell’Inviolatella Borghese, una stradina all’interno dell’omonimo parco, in zona Cassia. Il motociclista si è trovato di fronte l’animale, sbucato all’improvviso da una macchia di verde a bordo strada. Il violento impatto ha scaraventato l’uomo per terra, causandogli gravi lesioni alla testa, risultate fatali.
Il Codacons ha chiesto alla Procura di aprire un’indagine sull’episodio, verificando le responsabilità del Comune di Roma, dei vigili urbani e delle Guardie zoofile.

Da tempo i cittadini lamentano una presenza crescente di cinghiali nella capitale, e temono per la propria incolumità. Stando a quanto denuncia il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, Roma è diventata uno “zoo a cielo aperto, con animali selvatici, maiali e topi che si aggirano indisturbati nelle aree urbane”.
Mentre il Campidoglio starebbe vagliando l’ipotesi di utilizzare un immunovaccino per la sterilizzazione dei cinghiali, Coldiretti diffonde cifre allarmanti, dichiarando che negli ultimi 10 anni il numero degli ungulati presenti sul territorio nazionale è raddoppiato, toccando il milione di capi. Oltre ad essere pericolosi per l’uomo, questi esemplari selvatici provocano ingenti danni all’agricoltura, che ammontano a 100 milioni di euro l’anno.

Il problema della presenza dei cinghiali è molto sentito anche in Liguria, dove le denunce dei cittadini relative alle invasioni degli ungulati e ai pericoli che comportano sono ormai all’ordine del giorno. A Genova, nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa tra Regione e Comune, che prevede reti di protezione metalliche ed elettriche nei punti di passaggio degli animali selvatici, monitoraggio dei rifiuti, un numero verde regionale per segnalare la presenza di cinghiali in città e sanzioni a chi darà da mangiare agli ungulati.

In Toscana, dopo l’approvazione della legge regionale sul contenimento degli ungulati, sono stati abbattuti centomila esemplari nel 2016, oltre ventimila in più del 2015. La legge è stata approvata un anno fa per contenere la popolazione di cinghiali, caprioli, cervi e daini attraverso un’intensificazione delle attività di caccia nelle aree agricole, identificate come “non vocate”.

I cinghiali sono sempre più diffusi anche in Puglia, dove potrebbero essere diverse migliaia. A Bari, alcuni cittadini hanno ripreso con il cellulare due cinghiali di grosse dimensioni, avvistati per le strade del quartiere periferico San Paolo. L’avvistamento degli ungulati che scorrazzano in città non è stato però il primo. Stando a quanto ha dichiarato il comandante della Polizia locale, Nicola Marzulli, i cinghiali si sono insinuati nel comprensorio di case popolari, compreso tra viale Viale Europa e via Don Gnocchi.