Aenaria, nuove scoperte sulla piccola "Atlantide" di Ischia
Sono state annunciate due nuove scoperte nel sito archeologico sommerso di Aenaria, antico insediamento romano definito la piccola Atlantide di Ischia
Nuove scoperte nel sito archeologico sommerso di Aenaria, definita “la piccola Atlantide di Ischia”: in occasione di una giornata di studi organizzata dall’associazione “Il Borgo di Mare“, Teresa Elena Cinquantaquattro, responsabile della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, ha annunciato il ritrovamento di alcuni resti di una villa marittima e del relitto di una imbarcazione, ricoperti per secoli da una coltre di sabbia e pietre.
Le nuove scoperte renderebbero più concreta l’ipotesi che Ischia, già punto di riferimento nell’Antica Grecia, non sia stata affatto snobbata dai Romani come affermato da alcuni storiografi.
La scoperta che ha destato più sorpresa è il ritrovamento di resti di murature di età tardo-repubblicana, con rifacimenti di età imperiale, nelle acque del porto di Ischia, davanti al cosiddetto Tondo di Marco Aurelio. Secondo l’ipotesi prevalente, potrebbe trattarsi proprio di una villa marittima.
Nella baia di Cartaromana Alessandra Benini, archeologa subacquea titolare della concessione di scavo, rilasciata dal Mibact ed eseguita in collaborazione con Marina di Sant’Anna, ha ritrovato invece alcuni frammenti di ossatura e tavolato del fasciame di un’imbarcazione, non lontano dalla “cassaforma” lignea lunga 20 metri scoperta negli ultimi anni. Era la struttura di un porto sommerso, che potrebbe essere stato abbandonato in seguito a un’eruzione o a uno tsunami.
Cos’è Aeanaria, la “piccola Atlantide di Ischia”
Aenaria è un aggregato urbano di età romana, fino a qualche anno fa completamente sconosciuto, che giace sotto il livello del mare di Ischia a 6 metri di profondità. È chiamata “la piccola Atlantide di Ischia”, in riferimento al mito di Atlantide, cioè l’isola leggendaria situata oltre le colonne d’Ercole, un tempo potenza navale e poi sprofondata per volere di Poseidone.
Nel 2011 è stato avviato un progetto di ricerca archeologica subacquea che, col passare degli anni, sta rivelando i resti di età romana di Aenaria. Il sito archeologico sommerso di Aenaria è visitabile grazie a una barca con il fondo trasparente, dai cui vetri è possibile anche ammirare altri aspetti naturalistici dei fondali della baia, tra cui la vasta prateria di Posidonia oceanica e le emissioni gassose, al centro di diversi studi internazionali per l’analisi del fenomeno dell’acidificazione degli oceani.
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