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Ischia riparte da "Aenaria", la piccola Atlantide sommersa

Dopo il sisma del 21 agosto, che ha causato 2 morti e centinaia di sfollati, l'isola riparte dalle sue bellezze sommerse nel mare

Ischia riparte da "Aenaria", la piccola Atlantide sommersa

Ischia preserva tra i suoi incantevoli flutti una piccola Atlantide. Si chiama “Aenaria”, come il nome con cui era conosciuta l’intera isola in epoca romana. Sotto le acque della baia di Cartaromana, sormontata dal maestoso Castello Aragonese si nascondono reperti antichissimi che ricordano il fiorente passato dell’isola.

Le prime tracce rinvenute nel 2011 hanno riportato alla luce lingotti, pezzi di imbarcazioni affondante, centinaia di rimasugli derivanti dalla lavorazione del piombo, ceramiche e alcune tessere di mosaici, tutte testimonianze preziose che ricordano il ruolo decisivo dell’isola d’Ischia come snodo commerciale fondamentale del mondo classico, crocevia di commerci e fucina di oggetti ricercati, grazie alle numerose fonderie che insistevano proprio dove oggi gli archeologi della soprintendenza continuano i lavori per riportare alla luce la storia del passato di Ischia.

Il proseguimento degli scavi ha portato alla luce ulteriori oggetti che dimostrano la presenza anche di centri abitati. Ischia, insomma, secoli fa era una colonia di romani, non ci sono più dubbi. I resti di una sontuosa villa che affacciava sul mare con tanto di giardino esterno e stabilimento termale, raccontano di un insediamento molto vivace. Vennero poi i terremoti, uno in epoca romana, un altro nel periodo angioino e questi spazi sprofondarono di metri e metri sottoterra facendo di Aenaria una piccola Atlantide nel Mediterraneo.

Terremoti che distruggono e devastano, come quello che la sera del 21 agosto 2017 ha demolito una porzione di Casamicciola Terme, già famosa per il terribile e proverbiale terremoto del 1883. Terremoti che però possono essere anche uno sprono a non fermarsi, a ripartire nonostante le avversità. Dal 9 al 13 ottobre l’associazione italiana guide ambientali escursionistiche propone un press tour tra le meraviglie archeologiche subacquee nelle 4 aree marine protette della regione Campania, tra cui anche quella di Ischia. Attraverso il fondo trasparente di una speciale imbarcazione, i giornalisti potranno ammirare il patrimonio ischitano, rimasto sommerso per secoli e i più sportivi potranno anche avvicinarsi ai reperti, con sessioni di snorkeling alla scoperta delle bellezze incastonate tra le sabbie di Ischia.

L’iniziativa viene sponsorizzata con lo slogan “rilancio dopo il terremoto” con la speranza che le numerose testimonianze multimediali che verranno raccolte durante il press tour possano essere veicolate su televisioni e giornali in modo da sottolineare la bellezza di un’isola che nonostante il terremoto non ha rinunciato, nella massima sicurezza, ad ospitare migliaia di turisti che continuano a godere delle sue bellezze, intramontabili.