Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Addio a Parmesan e Prosek: Italian Sounding messo al bando

Arriva il via libera dall'UE per adottare un altro strumento a tutela della Dop Economy: è stato messo al bando l'Italian Sounding. Di cosa si tratta?

Pubblicato:

Prosecco

Ci sono voluti anni, ma finalmente le eccellenze gastronomiche italiane saranno tutelate dalla concorrenza estera. L’UE ha infatti varato un nuovo regolamento volto a tutelare la Dop economy, che riguarda proprio quei prodotti a Indicazione Geografica Protetta, la quale rappresenta un’enorme fetta del settore agroalimentare e vitivinicolo. Uno dei provvedimenti più interessanti è la messa al bando dell’Italian Sounding: l’accordo, che entrerà in vigore nei primi mesi del 2024, vieterà ai produttori di appropriarsi di nomi che sfruttano la reputazione di eccellenze enogastronomiche già registrate. Scopriamo qualcosa in più sulla nuova normativa.

Addio all’Italian Sounding

Dal Parmesan al Gorgonzillo, passando per il tanto criticato Prosek: questi prodotti stranieri imitano alcune delle nostre più pregiate eccellenze in ambito alimentare e vitivinicolo, ricalcandone anche il nome per poter sfruttare la loro reputazione. Una scelta che ha suscitato molte polemiche tra i produttori italiani, i quali hanno lottato a lungo per ottenere un giusto riconoscimento dei loro diritti. Finalmente è arrivata la risposta tanto attesa: il 24 ottobre 2023, l’accordo tra Europarlamento, Consiglio UE e Commissione Europea è diventato realtà, con l’approvazione del testo unico della qualità.

Uno dei primi obiettivi del nuovo regolamento consiste nel mettere un freno all’Italian Sounding: l’Unione Europea dice stop ai prodotti dai nomi evocativi, che richiamano alcune delle eccellenze italiane protette da Indicazione Geografica. Si tratta di uno strumento a tutela delle etichette Dop e Igp del nostro Paese, come il Prosecco: “Le richieste di registrazione di menzioni tradizionali, come quella del Prosek croato, non potranno più essere prese in considerazione” – ha affermato l’eurodeputato Paolo De Castro, che si è battuto per raggiungere questo accordo.

Gli altri provvedimenti

Il regolamento dovrebbe entrare in vigore a febbraio 2024, aggiungendo un nuovo tassello alle politiche di sostegno volte a tutelare la Dop economy. Oltre alla messa al bando dell’Italian Sounding, sono stati adottati altri interessanti provvedimenti. Uno riguarda la protezione online delle eccellenze italiane attraverso il geoblocking: ciascuno Stato membro dell’UE si impegna a bloccare l’accesso a tutti i contenuti della rete che possano essere evocativi di un’Indicazione Geografica Protetta, a tutela dei prodotti storicamente legati ad un singolo territorio.

Inoltre, è previsto un sistema di rafforzamento del ruolo dei Consorsi: oltre all’obbligo di informazione nel caso in cui un prodotto Igp venga utilizzato come ingrediente, è possibile aggiungere – su scelta degli Stati membri – l’obbligo di autorizzazione scritta. “A beneficio dei Consorzi abbiamo inserito nuovi poteri, tra cui la lotta alle pratiche svalorizzanti, la programmazione produttiva con piani fino a sei anni e la promozione del turismo Ig” – ha dichiarato De Castro.

La Dop economy, nel solo 2022, ha raggiunto un valore di circa 80 miliardi di euro nell’UE – si stima che almeno 20 miliardi siano riferibili a prodotti made in Italy. “Il testo unico della qualità tutelerà più di 4.000 Indicazioni Geografiche in Europa, di cui 800 italiane. È stato un percorso lungo e faticoso, durato più di due anni, ma alla fine il risultato premia chi da sempre si batte per i prodotti della Dop economy, che non sono curiosità gastronomiche, ma rappresentano un pezzo importante dell’economia europea che ha ricadute importanti anche per il turismo, producendo valore che si distribuisce lungo la filiera” – ha concluso l’eurodeputato.