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A Milano è vietato andare in ufficio, si lavora all'aria aperta

Lavorare dove si vuole, non necessariamente da casa, ma al bar, nel parco o all’aperto e senza l’obbligo della presenza fisica in ufficio.

Da un’unica giornata ad una settimana intera: così il Comune di Milano consolida l’iniziativa al lavoro agile: dal 2 al 26 maggio, per cinque giorni feriali si potranno scoprire i vantaggi di poter coniugare l’impegno lavorativo alla qualità della vita; l’obiettivo della quarta edizione organizzata dall’amministrazione comunale, è fare di Milano un modello di riferimento per buone pratiche del lavoro agile, all’interno delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private, agevolando e  favorendo lo sviluppo dei coworking, delle politiche di conciliazione e dello smart working.

A cosa si fa riferimento quando si parla di “lavoro agile”? Si intende la possibilità di poter lavorare dove si vuole, non necessariamente da casa e senza l’obbligo della presenza fisica in ufficio. Una pratica questa che porterebbe ad un impatto positivo anche sui profitti aziendali dato che agevolerebbe un miglioramento della qualità della vita del dipendente che potrà giovare di spostamenti ridotti, di maggior autonomia e di conseguenza più tempo per la famiglia: in pratica una sorta di panacea che ridurrebbe l’assenteismo e l’inquinamento ambientale legati soprattutto al ripetitivo spostamento casa-lavoro.

L’iniziativa è rivolta a chiunque desideri far sperimentare ai propri lavoratori la modalità di “lavoro agile” , quindi ad aziende di ogni dimensione, enti e liberi professionisti, associazioni e sindacati. Sono diverse le formule di adesione alle quali è possibile fare riferimento: “Sperimenta il lavoro agile” offre al dipendente la possibilità per un massimo di 5 giorni di provare un lavoro al di fuori della sede abituale con una certa flessibilità oraria o attraverso una postazione di coworking; “Adotta un’impresa” consente a quelle aziende che hanno già avviato lo smart working di offrire le proprie competenze ad altre aziende che siano interessate a sperimentare questa nuova modalità lavorativa. Infine per “Organizza un evento” è indirizzata a tutte quelle persone che vogliono diffondere e ampliare la conoscenza del lavoro agile, sia in sede che presso uno spazio comunale. Il protocollo sul quale si basa l’iniziativa è stato promosso dall’assessorato alle Politiche per il Lavoro ed è stato sottoscritto dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Assolombarda, Abi, Unione Artigiani, Città metropolitana, Api, Anci Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Apa Confartigianato, Valore D, Federdistribuzione, Confcommercio Milano e SDA Bocconi.

Secondo l’indagine condotta dal Comune, in occasione della precedente edizione della giornata del lavoro agile 2016, su un campione di 2.299 lavoratori che hanno risposto al questionario, 1.703 sono uomini (47%) e 1.226 donne (53%). La fascia di età compresa tra 25 e 39 anni rappresenta il 30%, quella tra 39 e 55 anni il 60%, quella degli over 55 il 10%. Di questi, i laureati raggiungono il 54%, i diplomati il 43%. Tra quelli che hanno aderito alla giornata del lavoro agile vediamo che il 59% è impiegato, il 35% è quadro e solo l’1% ricopre il ruolo di dirigente. L’87% di chi ha deciso di sperimentare e provare l’esperienza del lavoro agile ha scelto come luogo preferito , neanche a dirlo, la propria abitazione.