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Delitto Olgiata, in vendita la villa di Alberica Filo della Torre

In vendita la villa del delitto dell'Olgiata: finisce all'asta l'abitazione romana dove nel 1991 è stata uccisa la contessa Alberica Filo della Torre

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Delitto dell'Olgiata, la villa

Finisce all’asta la villa del delitto dell’Olgiata, l’abitazione dove venne uccisa la contessa Alberica Filo della Torre, omicidio che tenne con il fiato sospeso l’Italia intera.

In vendita all’asta la villa del delitto dell’Olgiata

La celebre villa del delitto dell’Olgiata si sviluppa su tre livelli per un totale di 886 metri quadrati: l’offerta minima per partecipare all’asta è di circa 1,5 milioni di euro. Le regole dell’asta immobiliare prevedono rialzi di 10.000 euro: la procedura esecutiva sarà seguita dal giudice del Tribunale di Roma.

Quella dove avvenne l’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre è una villa lussuosa, formata da seminterrato, piano terra e primo piano. Nell’abitazione dell’Olgiata troviamo anche 18 vani, 7 servizi, la cantina, la piscina, l’autorimessa e il giardino privato.

Il prestigioso immobile della zona a Nord della Capitale era stato fatto ristrutturare dalla contessa che lo aveva trasformato in base ai suoi gusti: la villa era diventata teatro della vita mondana e ospitava numerose e sfarzose feste.

L’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre

La contessa Alberica Filo della Torre era la figlia del contrammiraglio Ettore Filo della Torre e di Anna del Pezzo di Cajanello: nata a Roma nel 1949, faceva parte del ramo dei conti di Torre Santa Susanna della nobile famiglia napoletana dei Filo.

La donna era stata sposata con don Alfonso de Liguoro dei principi di Presicce, matrimonio che la sacra rota dichiarò poi nullo: le seconde nozze avvennero con l’imprenditore Pietro Mattei. Nella mattinata del 10 luglio del 1991 la contessa si trovava nella sua abitazione dell’Olgiata mentre il marito era al lavoro: in casa c’era fermento per i preparativi di una festa in programma la sera.

Dopo essere uscita dalla sua camera da letto intorno alle 8.30, la contessa rientrò un quarto d’ora più tardi, senza mai più uscire. Verso le 10.30 la domestica, dopo essersi accorta della mancata presenza della donna, iniziò a bussare alla porta della sua stanza, senza avere risposta: trovata una seconda chiave, entrò trovandosi davanti il corpo della contessa riverso verso terra, con le braccia aperte in posizione di resa e la testa avvolta in un lenzuolo insanguinato.

Le indagini dell’omicidio dell’Olgiata durarono anni, tennero col fiato sospeso l’Italia intera e furono caratterizzate da diversi colpi di scena. Alla fine, dopo vent’anni, venne scoperto che a compiere il delitto fu il domestico filippino Manuel Winston Reyes che uccise la contessa nel tentativo di rapinarla.

La villa che ha fatto da teatro al delitto, a lungo uno dei simboli dei grandi gialli italiani, adesso è stata messa in vendita all’asta. Su iniziativa del marito della contessa Piero Mattei e dei figli Domitilla e Manfredi, è stata costituita la Fondazione Alberica Filo della Torre, nata con l’obiettivo di ricordare la lotta per la verità e la giustizia.

La fondazione si occupa di tutela legale e sostegno formativo a coloro che non possiedono i mezzi necessari: nel 2012 è stato stipulato un accordo con la Sapienza di Roma, inserita nella classifica Arwu delle migliori università d’Italia, per l’erogazione di una borsa di studio per una tesi all’estero e nel 2017 è stato stipulato un accordo quadro con l’università degli Studi Roma Tre per il supporto e lo sviluppo del corso di specializzazione in Indagine forense.