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A Venezia invasione di turisti: tornelli in arrivo. Ma è polemica

Invasione di turisti a Venezia nell'estate 2021: a partire dal 2022 è previsto un sistema di tornelli con contributo di accesso, ma è polemica

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Venezia

Nonostante la pandemia di Coronavirus, l’estate 2022 ha sancito il ritorno in massa dei turisti a Venezia e, contestualmente, ha fatto tornare di moda il tema della regolamentazione dei flussi turistici in città, attraverso gli espedienti del “contributo d’accesso” e i “tornelli“. La gestione attiva dei flussi turistici giornalieri a Venezia partirà ufficialmente dal 2022, dopo la sperimentazione avviata in alcune occasioni, come il Carnevale, e poi frenata dall’emergenza Covid-19.

Gestione dei flussi turistici a Venezia: il pianio

Il piano per la gestione dei flussi turistici giornalieri a Venezia prevede un sistema di varchi elettronici collocati nei punti di accesso alla città e un’app che permetterà di prenotare e di pagare il proprio contributo di accesso, volgarmente noto anche come “tassa di sbarco“.

Da questo pagamento saranno esentati i residenti, i pendolari e altre categorie. La sperimentazione dei primi tornelli potrebbe riguardare i dipendenti del Comune e delle società partecipate nell’isola del Tronchetto, poi i test dovrebbero proseguire alla stazione ferroviaria e a Piazzale Roma.

In alcune dichiarazioni rilasciate l’11 luglio e riportate da ‘Ansa’, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha spiegato: “Ci saranno dei tornelli come quelli del supermercato e con una ‘app’ si potrà passare, in base alla disponibilità che si ha. Se uno è un cittadino, avrà sempre la ‘chiave’ del cancello, se uno è un ospite ce l’avrà per il periodo in cui è ospite. Con il contributo d’accesso possiamo usare la leva finanziaria per dissuadere le persone che non hanno prenotato l’ingresso alla città. Nell’arco di 1, 2 o 3 anni, vedremo come andrà la pandemia, ma Venezia non si fermerà”.

Turisti a Venezia: è polemica

I disagi e le resse che si sono registrati in questi giorni d’estate, soprattutto agli imbarcaderi dei vaporetti, hanno scatenato alcune polemiche da parte delle opposizioni.

Monica Sambo, capogruppo comunale del Pd, ha dichiarato: “Dopo 6 anni l’amministrazione non ha ancora avviato alcun piano per la gestione e programmazione del turismo. Il Comune ha ricevuto innumerevoli risorse statali per la gestione e programmazione del turismo. Basta solo ricordare i 10 milioni del Patto per Venezia. Purtroppo la giunta Brugnaro ha deciso di destinare questi fondi per altre funzioni assolutamente non condivisibili, come per esempio i milioni di euro dirottati sul Salone nautico”.