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Venezia contro Topolino: la polemica sul telescopio di Galileo

Un'immagine di Topolino Magazine ha suscitato polemiche da parte dei veneziani che hanno ricordato il legame tra Galileo Galilei e la città lagunare.

Venezia contro Topolino

Ha suscitato molto polemiche, soprattutto da parte dei veneziani, una rappresentazione condivisa dalla pagina social “Topolino Magazine”. Per commemorare la presentazione del primo telescopio fatta da Galileo Galilei a Venezia la pagina ha, infatti, pubblicato una simpatica immagine ma il disegno presenta, secondo i veneziani, un’importante inesattezza.

La polemica social per l’immagine di Topolino Magazine

Era il 21 agosto 1609 quando Galileo Galilei ha presentato presso il Senato della Repubblica di Venezia, al doge Leonardo Donà, il primo cannocchiale della storia. Questo è stato senza dubbio uno degli strumenti che hanno maggiormente cambiato il mondo dell’astronomia. Galileo partì utilizzando e perfezionando delle lenti olandesi, poi costruì con le sue mani uno speciale tubo in legno e mise due lenti di vetro alle estremità del tubo. Una di queste era concava mentre l’altra era convessa. Grazie a questo strumento, noto come il primo telescopio, è stato possibile osservare per la prima volta il cosmo non più ad occhio nudo ma con un vero e proprio strumento scientifico.
Per celebrare la data di questa straordinaria scoperta, Topolino Magazine ha pubblicato una simpatica vignetta che aveva come protagonisti Paperino, Paperoga e Archimede Pitagorico. Proprio quest’ultimo sembra impersonare nella vignetta Galileo Galilei. Nell’immagine disegnata e pubblicata nella pagina ufficiale Topolino Magazine su Instagram e Facebook, però, alcuni attenti follower hanno notato un’imprecisione. I tre protagonisti, infatti, sembrano essere in cima alla Torre di Pisa come dimostra anche la presenza della bandiera della Repubblica marinara pisana del tempo.

Per questo alcuni veneziani hanno commentato sotto il post per richiamare l’errore: Galileo Galilei, infatti, era pisano di origine ma il cannocchiale l’ha presentato a Venezia. Così la pagina Facebook “Campanile di San Marco Venezia – El Paron de Casa”, ha subito risposto sotto il post di “Topolino Magazine”: «Perdonateci Topolino Magazine, ma siccome Galileo ha presentato il cannocchiale a Venezia, il vessillo di Pisa inserito nell’immagine non c’entra un tubo, Pisa era un’altra Repubblica Marinara. Tra l’altro la storia non lascia dubbi, non fu presentato sulla Torre di Pisa ma sul Campanile di San Marco». Altra seguitissima pagina, ovvero “Venezia NON è Disneyland” ha commentato su Instagram il post: “Attenzione! Quella è la bandiera di Pisa e non di Venezia!”. Vittorio Baroni che aveva scritto il commento della pagina Facebook “Campanile di San Marco Venezia – El Paron de Casa” al Gazzettino ha commentato al Gazzettino: “Comprendiamo che Galileo Galilei era di origine pisana ma un granchio simile preso da “Topolino Magazine” ci è sembrato eccessivo; scambiare la vetta della Torre di Pisa con quella del Campanile di San Marco, nonché il vessillo pisano con quello marciano, è un falso storico che si può giustificare solo se valutato in chiave fumettistica fantasy!”

La richiesta di un’azione riparatrice

Sempre al Gazzettino Baroni afferma che si augura la pagina corregga l’imprecisione dato che non ci sono dubbi la presentazione del cannocchiale sia avvenuta proprio nella città lagunare. Tanto che nella terrazza del Campanile di San Marco è stata affissa anche una targa in memoria dell’evento. Al Gazzettino Baroni ha, così, spiegato: “Sarebbe augurabile un gesto riparatore magari proprio a cura degli straordinari disegnatori Disney veneziani, che hanno certo a cuore non solo Venezia, ma la sua gloriosa Storia! Quanto alla storicità della presentazione veneziana del cannocchiale da parte di Galileo, è indubbia: nella terrazza del Campanile di San Marco, infatti, è stata affissa una targa (precisamente il 7 giugno 2009 in presenza dell’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del sindaco Massimo Cacciari e del patriarca Angelo Scola) dedicata all’evento. Matteo Secchi dell’associazione “Venessia.com”, che è da sempre molto attiva nel segnalare problemi e difficoltà della laguna di Venezia, al Gazzettino ha commentato con tono scherzoso: “Lo svarione sui Campanili di Topolino Magazine ha riacceso i campanilismi! Forse il caldo ha giocato qualche brutto scherzo a disegnatori e sceneggiatori”.