Venezia, la svolta è ufficiale: addio alle grandi navi
Le grandi navi non potranno più transitare davanti a Piazza San Marco: arriva finalmente il tanto atteso provvedimento che, a tutela dell’incredibile patrimonio paesaggistico della laguna, vieta alle crociere di approdare a Venezia.
Venezia, addio alle grandi navi
Tra proteste e rinvii, il cammino verso questa decisione così importante è stato lungo e tortuoso. Ma si è finalmente giunti ad una soluzione, con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un decreto legge che entrerà in vigore il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ovvero il prossimo 1° agosto 2021.
Da anni, l’Unesco proclamava a gran voce la necessità di mettere un freno al passaggio delle grandi navi in un ambiente fragile e delicato come quello della Laguna di Venezia, meritevole di essere protetto per il suo grande valore paesaggistico. Tanto che sulla città pendeva la possibilità di entrare a far parte nella lista nera dei patrimoni ambientali e culturali a rischio.
La legge che vietava il transito delle grandi navi davanti a Piazza San Marco era già stata approvata lo scorso maggio, ma la sua attuazione era rimasta in sospeso per tutti questi mesi. Ora, la svolta è divenuta ufficiale: il provvedimento va addirittura oltre le aspettative dell’Unesco, dal momento che dichiara monumento nazionale le vie urbane d’acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca.
Cosa prevede il nuovo decreto legge
Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri, a partire dal 1° agosto 2021 sarà vietato il transito delle grandi navi nella Laguna di Venezia. Il divieto riguarderà le imbarcazioni in possesso di almeno una di queste caratteristiche: una stazza lorda di oltre 25mila tonnellate, una lunghezza di oltre 180 metri, un’altezza di oltre 35 metri, una produzione di zolfo superiore allo 0,1%.
Le grandi navi che hanno questi requisiti dovranno transitare per Marghera, dove verranno creati approdi provvisori – il decreto ha stanziato un fondo di 157 milioni di euro proprio per agevolare i lavori. Nel frattempo, si è all’opera per la creazione di approdi offshore che rendano compatibile l’attività crocieristica con la salvaguardia dell’ambiente della Laguna di Venezia.
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