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Tornado italiani: cosa li favoriscono e regioni più a rischio

Quali sono i fattori che favoriscono i tornado in Italia e quali sono le Regioni più a rischio: cosa sappiamo su questo particolare fenomeno

Tornado

I tornado italiani sono favoriti dal mare caldo e dalle anomalie atmosferiche. Questa è la conclusione di uno studio realizzato dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr-Isac e da un ricercatore (Roberto Ingrosso) dell’università UQAM di Montreal e pubblicato su ‘Atmospheric Research’.

Tornado in Italia: il nuovo studio

Il gruppo di ricerca ha analizzato 20 anni di dati, studiando le condizioni che hanno favorito la formazione delle trombe d’aria più intense che si sono verificate in Italia. Dall’analisi risultano condizioni diverse per i fenomeni nel Nord e nel Sud Italia. La temperatura del mare, in particolare, sembra svolgere un ruolo importante in Puglia, Calabria e nel Mar Adriatico settentrionale.

Leonardo Bagaglini del Cnr-Isac, primo autore dell’articolo, ha spiegato: “Abbiamo analizzato le condizioni ambientali associate allo sviluppo di trombe d’aria in Italia negli ultimi 20 anni. Isolando i casi più rilevanti e raggruppandoli in famiglie regionali, abbiamo potuto identificare alcune particolari configurazioni atmosferiche che favoriscono la formazione di questi eventi”.

Ancora Bagaglini: “In particolare, la genesi dei tornado è generalmente associata a forti anomalie in alcuni parametri meteorologici, che differiscono tra le varie macroregioni analizzate, con valori più elevati negli eventi del Sud Italia”.

Le trombe d’aria meridionali si sviluppano, generalmente, in autunno e in estate e hanno origine da trombe marine che si spostano sulla terraferma. Sono innescate dal veloce transito di una massa d’aria di origine africana molto calda e umida (che favorisce condizioni di alta instabilità), caratterizzata da una forte rotazione del vento con la quota, elemento necessario per lo sviluppo degli eventi più intensi.

Le trombe d’aria nel Nord Italia si verificano, invece, per lo più in tarda primavera e in estate. In questi casi, l’origine principale è l’arrivo di aria più fresca proveniente da Nord sopra l’aria calda e ricca di umidità che persiste nei bassi strati durante la stagione estiva.

Mario Marcello Miglietta del Cnr-Isac ha aggiunto: “La temperatura del mare sembra svolgere un ruolo importante per le trombe d’aria in Puglia e Calabria e nell’Adriatico settentrionale, soprattutto per le più intense. Per i vortici originati come trombe marine, il mare su cui si formano risulta generalmente più caldo della media climatologica: tale anomalia risulta maggiore per i fenomeni che interessano le coste ioniche e venete”.

Tornado in Italia: le aree più a rischio

Nell’agosto 2020, ‘3B Meteo’ ha fatto chiarezza sulle regioni più a rischio tornado in Italia: si tratta, in primis, del Veneto (soprattutto le aree attorno a Vicenza, Treviso e Venezia) e del Friuli Venezia Giulia (in particolar modo le alte pianure). Seguono Lombardia, Emilia-Romagna (specialmente la pianura emiliana), Piemonte (soprattutto la zona orientale), Liguria, Puglia (soprattutto il Salento), Lazio, Toscana, Sicilia e Campania.