Svolta biglietti al Colosseo: il ticket diventa nominale
Il Ministero della Cultura sembra aver trovato una soluzione per combattere il problema dei biglietti per il Colosseo: il ticket sarà nominale
Era stato annunciato già a settembre ma ora l’idea è diventata realtà: i biglietti del Colosseo diventeranno nominativi. Le nuove regole entreranno in vigore del 18 ottobre e puntano a combattere il mercato pirata dei biglietti e il bagarinaggio.
Colosseo: entrano in vigore biglietti nominativi
Il Colosseo o Anfiteatro Flavio è uno dei simboli dell’antica Roma più celebri ed è anche il monumento italiano più visto al mondo. Ogni anno, infatti, milioni di visitatori da diversi paesi vogliono scoprire questo sito per la sua importanza storica. Purtroppo, però, negli ultimi tempi coloro che volevano comperare i biglietti per il Colosseo nel sito internet ufficiale riscontravano molte difficoltà. I biglietti, infatti, per chi vuole acquistarli nel sito internet ufficiale sembrano essere sempre tutti “sold out” dato che una volta messi online vengono acquistati da agenzie e rivenditori che ne acquistano grandi quantità. Sulla questione si è pronunciata anche l’amministrazione comunale di Roma anche se questa non gestisce direttamente il Colosseo. La responsabilità del sito è, infatti, del Parco Archeologico che è controllato a sua volta dal Ministero della Cultura. Per questo l’assessore capitolino al Turismo Alessandro Onorato aveva sollecitato il dicastero competente ad intervenire il prima possibile.
Per questo motivo il Ministro della Cultura Sangiuliano ha dovuto studiare una soluzione alla situazione. Così dal 18 ottobre per accedere al Parco Archeologico del Colosseo sarà necessario l’acquisto del biglietto nominativo. Il titolo di ingresso può essere acquistato nel sito internet ufficiale (www.colosseo.it), tramite call center e nelle biglietterie fisiche. Per gestire meglio la situazione verrà anche aperta una nuova biglietteria oltre a quella già esistente e sarà raddoppiato il numero dei biglietti venduti in loco. Inoltre, vengono ripensate le percentuali di vendita dei biglietti nei vari canali: il 55% del totale sarà riservato alla piattaforma B2C ovvero per i visitatori singoli, mentre il 25% del totale dei biglietti sarà destinato alla piattaforma B2B per i tour operator.
Il mercato della vendita biglietti del Colosseo
Tempo fa già Assoturismo aveva denunciato la situazione e aveva riportato il disagio dei turisti che si vedono costretti a rinunciare alla visita all’anfiteatro oppure a spendere cifre molto più alte per accedere. Recentemente, inoltre, anche la trasmissione Le Iene ha fatto un servizio a riguardo con un’indagine su quanto sta accadendo. Oltre a filmare rivenditori abusivi di biglietti la trasmissione di Italia 1 ha intervistato anche Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo. La direttrice ha spiegato che stava cercando di cambiare questo sistema eliminando i privilegi esistenti ma per questo teme per la sua incolumità.
Chi vuole comperare un biglietto nel sito ufficiale ci prova spesso per molto tempo (anche dieci o quindici minuti) senza però poi riuscire nell’acquisto. Quello che crea ancora più clamore è che andando su altri siti di rivenditori i biglietti risultano disponibili spesso a prezzi maggiorati.
Attualmente i prezzi dei biglietti per accedere al Parco vanno dal prezzo più basso di 16 euro per la formula “24h Colosseo, Foro Romano, Palatino” a quello più alto di 24 euro che è valido per due giorni e garantisce la “FULL Experience”, ovvero visita agli ipogei del Colosseo, al Museo Palatino, ai Fori Imperiali, al Tempio di Romolo e al Criptoportico.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato e la Guardia di Finanza hanno svolto quindi delle indagini che hanno portato a galla la presenza di un mercato secondario che riguarda la rivendita di biglietti. I rivenditori secondari tramite anche l’utilizzo di bot acquistavano grandi quantità di biglietti per poi rivenderli a prezzi maggiorati. Per questo è stata avviata un’istruttoria nei confronti di diverse società operanti nel settore. Con il sistema dei ticket nominali si spera così di combattere l’abusivismo e il bagarinaggio.
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