Riaprono gli ipogei del Colosseo: il nuovo percorso sotterraneo
Riaprono al pubblico gli ipogei del Colosseo: i passaggi sotterranei dell'Anfiteatro Flavio sono visitabili attraverso una passerella lunga 170 metri
Riaprono i sotterranei del Colosseo: una nuova passerella di quasi 170 metri permette di attraversare per la prima volta tutta la parte ipogea dell’Anfiteatro Flavio e di ammirare le strutture millenari e gli spazi funzionali agli spettacoli che venivano organizzati all’interno dell’arena di Roma.
Il nuovo percorso che consente di addentrarsi nei meandri del Colosseo è il frutto del restauro dei sotterranei iniziato nel 2018 grazie ai finanziamenti di Diego Della Valle e della Tod’s all’interno di un ampio piano di interventi al fianco del Ministero della Cultura.
A partire dal 26 giugno, su prenotazione, sarà possibile scoprire i segreti più profondi dell’Anfiteatro Flavio e indugiare nei corridoi, nei passaggi e tra gli archi dove nascevano i più grandi spettacoli dell’antica Roma.
Aperti al pubblico gli ipogei del Colosseo
Gli ipogei del Colosseo sono visitabili percorrendo una passerella a serpentina lunga 170 metri che parte dalla Porta Libitinaria e arriva fino alla Trionfale, tra 15 corridoi anulari e sei diverse tappe raccontate tramite un’app ideata per l’occasione.
Per la prima volta sarà possibile visitare le zone al di sotto dell’Anfiteatro Flavio dove passavano schiavi, belve feroci e marchingegni mastodontici che servivano a stupire l’imperatore e la folla che si accalcava sugli spalti dell’arena per godere di spettacoli unici nel loro genere.
Il lavoro di restauro del Colosseo, tra le i luoghi italiani riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è iniziato nel 2018 ed è stato molto complesso: alcuni dei risultati ottenuti sono ancora in corso di studio. Il restauro testimonia tutto ciò che avvenne sotto al Colosseo a partire dalla sua inaugurazione, avvenuto nell’80 dopo Cristo, fino all’ultimo spettacolo dell’anno 523.
Al restauro hanno lavorato 81 specialisti tra architetti, restauratori, geologi, fisici, topografi, ingegneri e operai: in tutto si contano 55 mila ore e 7 mila giornate di lavoro che hanno restituito al pubblico un vero e proprio tesoro nascosto nei meandri del Colosseo.
Il progetto, però, non finisce qui: quella degli ipogei rappresenta la seconda fase di interventi, mentre molto presto verrà avviato il terzo step con la realizzazione di un centro servizi che consente di portare all’esterno le attività di accoglienza.
Inserito nella classifica dei luoghi più belli del pianeta, dopo il grande restauro degli ipogei il Colosseo sarà la sede del prossimo G20 della cultura in programma giovedì 29 luglio 2021.
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