Supermercati e negozi aperti il 1° maggio: esplode la protesta
I dipendenti di un centro commerciale di Roma firmano la loro protesta contro l'apertura del 1° maggio: "È un giorno simbolicamente importante"
Sono diversi i supermercati e i centri commerciali di Roma e dintorni che rimarranno aperti in occasione del 1° maggio 2024, giorno in cui ricorre la Festa dei lavoratori. Scoppia così la protesta da parte di alcuni dipendenti, che in una lettera aperta chiedono a gran voce la chiusura dei punti vendita almeno in occasione di un giorno di simbolica importanza per il mondo del lavoro. Ecco che cosa sta succedendo.
1° maggio: supermercati e centri commerciali aperti
Ormai da diversi anni, la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali ha permesso l’apertura dei negozi anche le domeniche e i giorni festivi. In tutta Italia, dunque, ci sono supermercati e centri commerciali che rispettano solamente le festività principali, come Natale e Pasqua, ma anche alcuni che rimangono aperti persino in questi giorni, seppure ad orario ridotto.
Il 1° maggio 2024 non fa eccezione: nel giorno in cui ricorre la Festa dei lavoratori, molti dipendenti saranno costretti a fare i turni per garantire l’apertura dei negozi. A Roma, sono diversi i centri commerciali che alzeranno le serrande. Tra gli outlet spicca Parco Da Vinci, in cui ciascun negozio potrà decidere in autonomia di chiudere.
Mentre Ikea e altri centri commerciali come Euroma2 hanno già annunciato la loro apertura. Sono proprio i dipendenti di quest’ultimo ad aver deciso di protestare, con una lettera aperta inviata al direttore del centro e firmata da oltre 500 persone. L’obiettivo? Cercare di convincerlo a chiudere le serrande almeno in un giorno così importante per i lavoratori.
La protesta dei lavoratori
“Lavoriamo per 361 giorni l’anno negli orari più svariati e siamo operativi anche l’8 dicembre, il 26 dicembre, il 1° gennaio, a Pasquetta, il 25 aprile e pure a Ferragosto. Siamo sempre qui, con il sorriso e con la professionalità che ci lega al nostro posto e alle aziende dalle quali dipendiamo. Il 1° maggio si festeggiano i lavoratori di tutto il mondo incluso lei: sarebbe davvero bello se decidesse di sospendere l’apertura del centro commerciale in questa ricorrenza, mostrando rispetto per il diritto di noi tutti a festeggiare un giorno simbolicamente importante per i lavoratori” – si legge nella lettera aperta.
Così i dipendenti di Euroma2, noto centro commerciale della Capitale, chiedono a gran voce la chiusura dei negozi in occasione del 1° maggio, Festa dei lavoratori. Tuttavia, in molti temono che la protesta non trovi seguito: “Il problema di rimanere aperti durante le festività a Roma si ripete ogni anno” – ha rivelato un dipendente a ‘La Repubblica’. Per i direttori, infatti, è facile trovare qualcuno disposto a lavorare, per evitare di perdere il posto o di subire ritorsioni con i turni.
Nel frattempo, i sindacati cercano di trovare una soluzione al problema. La CGIL, ad esempio, ha ormai da tempo avviato la campagna “La festa non si vende”, con l’obiettivo di spingere i direttori a tenere abbassate le serrande di negozi, centri commerciali e supermercati almeno durante la giornata del 1° maggio. “Da oltre 12 anni ci battiamo contro la totale liberalizzazione di orari e aperture, è necessaria una regolamentazione delle aperture domenicali e festive perché tutti i lavoratori meritano di riposare” – ha affermato Natale di Cola, segretario generale CGIL Roma e Lazio.
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