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Sting ha lanciato un nuovo amaro con "essenze toscane"

Sting lancia un nuovo amaro: si chiama Amante 1530, è firmato da Riccardo Cottarella e viene realizzato utilizzando rigorosamente con essenze toscane

L'artista britannico Sting

Sting e la moglie Trudie Styler lanciano un nuovo amaro Made in Toscana: si chiama Amante 1530 ed è firmato da Riccardo Cottarella. Pensato come un aperitivo, viene realizzato rigorosamente con ingredienti toscani.

La ricetta dell’amaro di Sting è all’insegna della semplicità: essenze toscane, alcol, acqua e zucchero. Tra gli ingredienti di Amante 1530 troviamo: l’arancio, la cannella, la vaniglia, il rabarbaro, il tarassaco, la genziana limone e il bergamotto.

Amante 1530: l’amaro di Sting con essenze toscane

Firmato dal numero uno degli enologi, Riccardo Cottarella, l’amaro di Sting e Trudie Styler è un inno alla loro lunga storia d’amore, suggellata da 31 anni di matrimonio. Lo stesso Cottarella, presidente di Assoenlogi, ha descritto così l’amaro dell’ex bassista e cantante dei Police:

“Un prodotto innovativo realizzato con essenze prese in Toscana – ha dichiarato a ilGusto – al livello organolettico, ha un colore più vicino all’alba che al tramonto, quindi con sfumature più delicate, meno rosso e più oro, che ricordano il sole che sorge. Al livello olfattivo è molto ricco, dominano vaniglia e genziana, essenze molto personalizzanti”.

Cottarella ha spiegato anche come è nato l’esperimento che ha portato alla nascita dell’amaro di Sting: “Deriva da una mia esperienza fatta negli anni Sessanta con il vermouth insieme col dottor Belmastro. Presso la cantina Vaselli, in Umbria, realizzammo un vermouth con 46 essenze. All’epoca non c’erano infusi, ti mandavano le erbe cantina, dal rabarbaro alla liquirizia fino alla china”.

In Italia, Paese dove l’aperitivo è un appuntamento irrinunciabile, la tendenza del momento vede gli amari in pole position proprio come aperitivi: “Perché no – ha dichiarato Cotarella – c’è grande richiesta da parte di giovani e non solo”.

Il lancio ufficiale di Amante 1530 è avvenuto a Roma, una delle mete preferite dai turisti stranieri, nella splendida cornice del Bulgari Hotel: la serata è stata allietata da un intimo concerto per pochi amici che Sting ha iniziato con “Messagge in a battle”, uno dei cavalli di battaglia dei Police.

La seconda tappa del tour di lancio dell’amaro, invece, è andata in scena presso l’Arts Bar del St Regis Venezia in concomitanza con la Venice Cocktail Week. Per l’occasione Walter Bolzonella, super past Head Barman dell’Hotel Cipriani di Venezia ha creato per Amante 1530, tre “signature cocktails” ispirati a grandi classici.

Sting e l’amore per l’Italia

L’amaro Amante 1530 incarna alla perfezione l’amore che Sting nutre nei confronti dell’Italia: l’artista britannico ormai si considera di casa a Figline Valdarno, in Toscana, dove nel 1999 ha comprato la villa del Palagio.

Tra i vip internazionali che hanno investito in Italia, Sting qualche anno più tardi acquistò anche i beni confinanti dell’ex fattoria Serristori: 200 ettari di terra tra vigne, uliveti, pascoli e boschi. Prima di trasferirsi nella campagna fiorentina, Sting ha vissuto a lungo anche nei dintorni di Pisa, verso la fine degli anni Ottanta, e più precisamente presso la Tenuta di San Rossore.

Nella tenuta pisana sono nati gli ultimi due figli avuti da Trudie Styler: Eliot Pauline nel 1990 e Giacomo Luke nel 1995. Sono diversi, inoltre, gli artisti italiani con cui Sting coltiva rapporti di amicizia duraturi, su tutti Zucchero che praticamente ogni estate va a trovarlo in Toscana.