La spiaggia Su Sirboni in Sardegna diventa a numero chiuso
Un altro gioiello della Sardegna diventa a numero chiuso: il sindaco Sergio Lorrai ha spiegato il nuovo provvedimento per la spiaggia di Su Sirboni
Un’altra spiaggia italiana diventa a numero chiuso: dopo i celebri casi di Stintino in Sardegna e Cala Violina in Toscana, è il turno di Su Sirboni, anch’essa in terra sarda.
Quando e perché la spiaggia di Su Sirboni diventa a numero chiuso
Salvo clamorosi colpi di scena, a partire dal mese di giugno 2021, l’ingresso ai 200 metri di sabbia finissima, scogli rossi e acqua bassa nella marina di Gairo, dove negli anni Sessanta è nato il primo complesso turistico della Sardegna, diventerà a numero chiuso. L’obiettivo è quello di tutelare il patrimonio ambientale e storico di questo gioiello della costa nuorese. Il sindaco Sergio Lorrai è già all’opera per la predisposizione dell’ordinanza che introdurrà il nuovo provvedimento.
Su Sirboni a numero chiuso: la spiegazione del sindaco
Il sindaco Sergio Lorrai ha spiegato il provvedimento all”Ansa’: “Dobbiamo essere pronti con il personale che regolamenterà gli accessi e si occuperà dei servizi. Contiamo di iniziare a giugno con gli ingressi contingentati, necessari per tutelare il nostro piccolo gioiello ma anche, in tempo di pandemia, per garantire che siano rispettate le distanze minime tra un ombrellone e l’altro. L’idea è quella di proseguire su questa linea anche nei prossimi anni così da tutelare la spiaggia e garantire i servizi”.
Per quanto riguarda il complesso turistico, il primo cittadino ha poi aggiunto: “Stiamo lavorando all’ultimazione del Puc attraverso cui riqualificare la struttura, che attualmente si sviluppa su 17mila metri cubi, rendendola più funzionale e meno impattante dal punto di vista ambientale. É una struttura storica che intendiamo valorizzare al meglio”.
Alla scoperta della spiaggia di Su Sirboni
Nascosta ai turisti più frettolosi e distratti, la spiaggia di Su Sirboni è la “perla” della marina di Gairo, sulla costa centro-orientale della Sardegna. Il nome “Su Sirboni” significa “Il cinghiale”, ma questa spiaggia selvaggia è nota anche col nome di Cala Francese.
Si tratta di una lingua di sabbia finissima, all’interno di un’insenatura nascosta tra i porfidi, punteggiata dai bungalow di un antico resort ormai abbandonato. Il contrasto di colori è mozzafiato: la sabbia bianchissima risalta tra il rosso dei porfidi e il verde della macchia mediterranea, con lo sfondo azzurro del mare.
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