Gino Sorbillo boccia la pizza napoletana di Briatore: è polemica
Dopo che Flavio Briatore ha dedicato una pizza a Napoli è arrivato il giudizio di Gino Sorbillo che ha anche dispensato dei consigli all'imprenditore
Gino Sorbillo contro Flavio Briatore, nuovo capitolo: il pizzaiolo napoletano e il noto imprenditore si scontrano ancora dopo il pizza-gate del 2022.
I toni, stavolta, non sono assolutamente accesi: Sorbillo ha bocciato la pizza napoletana entrata nel menu del Crazy Pizza di Briatore, senza però polemizzare. Al contrario, il pizzaiolo si è detto felice della scelta di ‘Mr. Billionaire’, muovendo però delle critiche riguardo al nome utilizzato.
Sorbillo vs Briatore: nuova polemica sulla pizza
Per parlare della pizza napoletana del Crazy Pizza di Flavio Briatore, Gino Sorbillo è stato interpellato dal Gambero Rosso: “Ormai con Flavio siamo quasi amici per la pizza – ha dichiarato Sorbillo – è bello che abbia pensato di dedicare una pizza a Napoli“.
Sul nome, però, Sorbillo non è convinto: “Certo, la chiamerei più ‘al sapore di Napoli’ – ha spiegato – è bello che usi i pomodorini del Piennolo, il provolone del monaco, l’extravergine. Però poi la stende con mani e matterello! Non si fa, Flavio. Così si schiaccia tutto!”.
Sorbillo, che nel 2024 ha deciso di lanciare la pizza all’ananas e in seguito anche quella al ketchup, provando a rompere gli schemi della tradizione, nel corso del suo intervento al Gambero Rosso ha voluto dare dei consigli a Briatore, consigliandogli anche un pizzaiolo fidato:
“Consiglierei a Flavio di parlare col suo pizzaiolo Giorgio Riggio, un bravo ragazzo di Salerno che si dedica alla pizza acrobatica ed è serio, e di provare a realizzare la pizza stendendola senza matterello”.
E ancora: “Credo che ogni pizza debba avere un suo perché, se vuole dedicare a Napoli questa pizza, dovrebbe mettere in primo piano l’impasto che per noi è fondamentale, è il vero elemento che fa la differenza. Non trovo molto senso nel dedicare a Napoli una scrocchiarella“.
Crazy Pizza a Napoli? L’apertura
Le perplessità, dunque, sono legate all’impasto della pizza, abbastanza distante dalla tradizione napoletana. I tempi del pizza-gate con Flavio Briatore sono ormai lontani e lo stesso Sorbillo, di fronte all’ipotesi di una possibile apertura di Crazy Pizza a Napoli, si è detto molto curioso:
“Mi piacerebbe vedere come funzionerebbe qui la sua pizza – ha rivelato Gino Sorbillo – perché la pizza da Napoli è volata un po’ ovunque, nelle città italiane e nel mondo, ma qui a Napoli non abbiamo mai importato una pizza diversa dalla nostra. Sono curioso di vedere come verrebbe accolto il format di Briatore, che ormai è un vero e proprio brand consolidato”.
Una vera e propria apertura da parte di Gino Sorbillo, incuriosito dal vedere come il format Crazy Pizza possa funzionare a Napoli, la Capitale della pizza. In attesa di sapere se ci saranno delle repliche alle parole del pizzaiolo napoletano, Flavio Briatore, come sempre è impegnato, nei suoi tanti progetti lavorativi: uno degli ultimi lo ha portato a Cortina d’Ampezzo dove ha acquistato El Camineto, storico locale incastonato tra le Dolomiti.
A Cortina Briatore è pronto a portare tutta l’esperienza e la professionalità del management del Twiga di Forte dei Marmi che si occuperà della gestione del locale rilevato nella località che ospiterà le Olimpiadi Invernali del 2026.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Sardegna, a Cabras si cerca una città sepolta
-
I migliori minestroni surgelati nei supermercati per Altroconsumo
-
Chi ha inventato i tortellini? La Bbc spiazza Modena e Bologna
-
Benetton dice addio alla lussuosa Villa Minelli
-
Gigantesca ragnatela a Parma: cos'è il Ballooning
-
Nuovo allarme sull'olio italiano: cosa sta succedendo
-
Avetrana, la serie su Sarah Scazzi cambia titolo: quando esce
-
Il caso della Fontana di Trevi vuota a Roma fa il giro del mondo
-
Parthenope di Paolo Sorrentino, la frase sui napoletani è un caso