Scoperti nel mar Tirreno 7 nuovi vulcani
Oltre agli 8 vulcani sottomarini già noti, uno studio rivela l'esistenza di 7 edifici vulcanici. Si tratta della Catena del Palinuro
Nel mar Tirreno sono stati individuati 7 nuovi vulcani sottomarini, 7 colossi che si aggiungono agli altri edifici vulcanici conosciuti, almeno 8, che sonnecchiano nelle profondità del Tirreno. 15 fucine di lava, assieme conosciute come la Catena del Palinuro, che ricordano quanto l’attività vulcanica nel Mediterraneo sia particolarmente vivace, sempre piena di sorprese. La scoperta è il frutto di uno studio pubblicato su Nature Communications: “Volcanism in slab tear faults is larger than that in island-arcs and back-arcs”.
Il lavoro ha coinvolto vulcanologi, geofisici e geologi specializzati nelle profondità marine. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv e Iamc), istituto per l’ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche ( Iamc-Cnr) e Geological and nuclear sciences (Gns) della Nuova Zelanda. Questi gli eccellenti nomi che hanno contribuito alla nuova scoperta che ridisegna la cartina geografica delle profondità marine italiane.
I vulcani appena scoperti sono stati sicuramente attivi tra i 300 mila e gli 800 mila anni fa, ma non si esclude che possano essere stati in attività in tempi più recenti. Nel Mediterraneo centrale si sono formati, nel corso del millenni, numerosi edifici sottomarini risultato dell’eruzione di una notevole quantità di lava che solidificandosi ha creato giganteschi conformazioni. Il fondale marino del nostro mare, nonostante molti siano convinti del contrario, è composto da una serie di dorsali, spaccature, che rendono quanto mai frastagliato il profilo subacqueo del Tirreno, pieno di profili vulcanici, alcuni dei quali sicuramente attivi.
Secondo quanto riferito dagli esperti, gli abitanti delle coste calabre e campane per adesso possono stare tranquilli, non ci sono fattori che lascino pensare a un imminente attività e c’è da sperarlo fortemente, come già ampiamente ricordato dagli esperti, un eventuale attività dei colossi del mare del calibro di del Marsili, uno dei più grandi vulcani sottomarini del mondo, provocherebbe tsunami dalle potenziali conseguenze catastrofiche. Fortunatamente le attività vulcaniche sono tenute sotto costante controllo scientifico, ogni segnale che possa destare preoccupazione è monitorato con attenzione.
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