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A Sciacca c'è un albero "incantato"

Tra fate e animali velenosi, i miti e le leggende legati all'Oleastro di Inveges

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Ulivo

In Sicilia c’è un albero “incantato“: si trova a Sciacca, comune di oltre 44 mila abitanti in provincia di Agrigento.

Questo albero particolare è situato esattamente a 7 chilometri dal centro di Sciacca, nella contrada Scunchipani. Si tratta del mitico Oleastro di Inveges, un ulivo secolare dalle grandi dimensioni: è alto circa cinquanta metri e largo venti. Per i passanti è impossibile non notarlo: si erge nel pieno della campagna agrigentina, ha un tronco massiccio e una folta chioma sempreverde ed è circondato da altri ulivi.

L’albero, che sarebbe lì addirittura da prima della nascita di Gesù, è legato a diverse leggende. Sono tante le storie che gli abitanti del posto hanno tramandato di generazione in generazione. Stando a quanto raccontato da Salvatore Cantone nella guida turistica “Sciacca Terme”, molti contadini attribuiscono la sua nascita all’opera di un mago. Secondo la credenza popolare, l’albero è la dimora di fate gelose del luogo incantato: per molti è impossibile staccare un ramo senza incorrere in un malanno.

Non bisogna assolutamente raccogliere le sue olive: è permesso prenderle solo quando sono già cadute a terra e usate esclusivamente per produrne olio santo. Questa credenza popolare sarebbe il frutto di uno stratagemma messo in atto da un suo antico proprietario: per salvaguardare le sue olive da possibili furti, avrebbe fatto credere a tutti che l’albero fosse stregato.

Un’altra leggenda vuole che ogni notte, all’interno dell’albero, ci sia la fiera delle fate: un mercatino in cui le creature incantate mettono in mostra i propri oggetti preziosi e luccicanti. Le storie sull’Oleastro di Inveges sono le più disparate e una di esse riguarda anche la Seconda Guerra Mondiale.

Durante il conflitto bellico, vicino all’albero era stato allestito un aeroporto che nessuno riusciva a bombardare e che per questo venne soprannominato aeroporto fantasma. Riuscì a resistere fino al 1942, quando una spia rivelò le sue coordinate. Nonostante le bombe, l’albero è rimasto intatto.

Molti raccontano che ogni anno, ai piedi dell’ulivo incantato della Sicilia, si svolge una fiera di animali velenosi che si possono ammirare per pochi minuti, subito dopo lo scoccare della mezzanotte. Per altri, invece, l’albero avrebbe proprietà straordinarie e sarebbe addirittura impossibile da bruciare.