Il Salone del Gusto 2018 di Torino presenta i nuovi presidi Slow Food
Dal 20 al 24 settembre Torino ospiterà la manifestazione organizzata da Slow Food per esaltare i valori del cibo italiano
A Torino è tutto pronto per il Salone del Gusto 2018 che quest’anno si presenta alla schiera di appassionati dei sapori con una nuova formula che punta a sorprendere i numerosi partecipanti previsti per una 5 giorni che avrà inizio il 20 e terminerà il 24 settembre.
La manifestazione è giunta alla dodicesima edizione ed è organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte assieme al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali con il coinvolgimento anche del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
5 euro il costo per il singolo ingresso, 20 invece per l’abbonamento ai 5 giorni. Il tema di questa edizione è “Food for Change“, il cibo come cambiamento. Mangiare sano e genuino, per avviare una rivoluzione lenta, pacifica e globale, questa la mission degli organizzatori. “Se vogliamo cambiare il mondo, cominciamo dai piccoli gesti quotidiani, come la scelta consapevole delle materie prime che usiamo per realizzare le nostre ricette. Se lo facessimo tutti – chiarisce il manifesto dell’edizione 2018 di Terra Madre – vedremmo gli effetti sulla qualità e salubrità dei prodotti, sulla tutela degli ecosistemi e della biodiversità, sui mercati globali e la distribuzione delle risorse. Insomma, sulla vita di ogni giorno”.
Oltre 200 gli eventi in programma disseminati in tutti i quartieri cittadini. Dalle conferenze ai laboratori di degustazione. L’evento sul cibo sarà occasione anche per conoscere i nuovi prodotti che hanno ottenuto lo status di presidio slow food. Debuttano al Terra Madre Salone del Gusto 2018 28 nuovi presidi italiani, eccellenze italiane che vedono in testa la regione Campania, con 11 prodotti.
I Nuovi Presidi Slow Food italiani
- Piemonte – Riso gigante di Vercelli
- Veneto – Broccoletto di Custoza
- Friuli Venezia Giulia – Fagiolo di San Quirino
- Friuli Venezia Giulia – Antiche mele dell’Alto Friuli
- Friuli Venezia Giulia – Varhackara
- Emilia Romagna – Pecora cornigliese
- Emilia Romagna – Pesca buco incavato
- Emilia Romagna – Carciofo di San Luca
- Emilia Romagna – Moretta di Vignola
- Toscana – Pomodoro canestrino di Lucca
- Toscana – Olivo quercetano
- Umbria – Ricotta salata della Valnerina
- Marche – Anice verde di Castignano
- Marche – Fava di Fratta Rosa
- Campania – Fusillo di Felitto
- Campania – Pane Sargolla del beneventano
- Campania – Fico monnato di Prignano Cilento
- Campania – Pomodorino verneteca sannita
- Campania – Antico aglio dell’Ufita
- Campania – Noce della penisola sorrentina
- Campania – Vecchie varietà di albicocche del Vesuvio
- Campania – Fagiolo quarantino di Volturara Irpina
- Campania – Cece di Teano
- Campania – Pisello centogiorni
- Puglia – Pomodoro giallorosso di Crispiano
- Puglia – Pomodorino di Manduria
- Sicilia – Lenticchia nera delle colline ennesi
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