Rotolino "trans" nel menu di una pizzeria a Brindisi: è polemica
Polemica a Brindisi per il nome di una pietanza nel menu di una pizzeria: il piatto "rotolino trans" è finito al centro di una denuncia pubblica
Scoppia la polemica per il menu di una pizzeria di Brindisi per via del nome di una portata che è finita al centro di una denuncia pubblica da parte dell’associazione Mixed Lgbtqia+.
Sul menu di una pizzeria di Brindisi si possono scegliere tante pizze tradizionali, come la margherita, oppure alcune specialità della casa e tra queste ce n’è una chiamata “rotolino trans” con la descrizione: “metà rotolino con verdure” e “metà rotolino porco”.
Rotolino “trans” nel menu di una pizzeria a Brindisi: il caso
Un’attivista ha fatto arrivare la segnalazione all’Associazione barese Mixed Lgbtqia+ che ha reagito con un lungo post pubblicato sull’account ufficiale di Instagram:
“Una nostra attivista ci ha segnalato un piatto da un nome alquanto singolare sul menu della pizzeria – si legge nel post – era già stato condiviso in un gruppo Telegram in cui ci si scambiano suggerimenti su ristoranti con opzioni vegane. Sebbene inizialmente il nome del piatto ‘rotolino trans’ possa far ridere, ci chiediamo il perché di questa scelta“.
Nel post di Instagram, l’associazione ha criticato con durezza la scelta del nome per la specialità della pizzeria di Brindisi, località della Puglia che ha ospitato la cena di gala del G7 del 2024:
“Non sarebbe la prima volta che le identità trans diventano oggetto di scherno, certo stavolta dobbiamo chiederci quanto questa scelta sia frutto di ingenua fantasia (e ignoranza) e quanto invece sia stata la scelta consapevole di strumentalizzare una comunità marginalizzata per il proprio business e quindi essenzialmente per il proprio profitto.
Ebbene pare che la risposta sia la seconda, ci risulta infatti che un’associazione locale avesse già segnalato alla titolare la problematica del nome e che cionondimeno la stessa abbia deciso di lasciarlo invariato. A quanto pare anche il personale la giustifica con il fatto che si tratta di una signora anziana con idee datate, ma che comunque viene definita una compagna”.
L’associazione che difende i diritti della comunità Lgbtqia+, nel post social, ha difeso i diritti della comunità: “Immaginiamo come, ogni volta che qualcuno legge il piatto del menù, il nome immediatamente legittimi le clienti a fare battute transfobiche all’interno del locale, di fatto sembra evidente che in questo modo si crei di certo uno spazio safe per persone che hanno voglia di scherzare sulle persone trans. Ma altrettanto certamente non per le persone trans”.
“Oltretutto – si legge nel post – la scelta mal si sposa con altre scelte del locale, ricordiamo infatti che è un ristorante con diverse opzioni vegane. Se da un lato il locale sembra essere presumibilmente sensibile rispetto allo sfruttamento animale, o per lo meno rispetto alle persone vegane, sembra non esserlo affatto nei confronti delle persone trans. Si vede che il cosiddetto ‘rotolino trans’ deve anche riscuotere un certo successo, la pizzeria vanta una valutazione di 4,5 stelle su Google”.
La richiesta dell’associazione
Nel concludere il lungo post su Instagram, l’associazione Mixed Lgbtqia+ ha chiesto a gran voce alla pizzeria di cambiare il nome di quella portata: “Chiediamo pubblicamente che il nome venga cambiato, perché il fatto che si crei profitto attraverso il bullismo delle persone trans è assolutamente inaccettabile”.
Quanto accaduto, come succede sempre in questi casi, ha scatenato i commenti da parte degli utenti sui social: sono stati in molti a schierarsi con l’associazione, ritenendo inopportuno il nome scelto per la pietanza della pizzeria.
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