Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Roma, ai Parioli torna alla luce il mausoleo della Salaria Vetus

Importante scoperta archeologica nel cuore di Roma: durante alcuni lavori per la rete elettrica tornano alla luce le tracce dell’antica via Salaria

Roma: ai Parioli spunta il mausoleo della Salaria Vetus

Una nuova sorpresa archeologica nel cuore di Roma: a Piazza Pitagora, durante dei lavori di scavo per la realizzazione di nuove infrastrutture per la rete elettrica, sono emersi i resti di una tomba e di una strada di epoca romana. Si tratta verosimilmente di un tratto di strada pertinente alla via Salaria Vetus, l’antichissima strada sulla sponda sinistra del Tevere tracciata probabilmente ancor prima della fondazione di Roma.

La scoperta archeologica ai Parioli

La scoperta è avvenuta per caso durante dei lavori di Terna S.p.A. per la realizzazione della nuova linea in cavo interrato Nomentana-Villa Borghese. Dopo la “piccola Pompei” emersa durante gli scavi per la metro C, le vie della Capitale tornano così a restituire importanti testimonianze della storia antica.  Nel quartiere Parioli, appena un metro al di sotto dell’attuale piano stradale, sono stati rinvenuti i resti di un tratto di strada romana basolata, di quelle cioè pavimentate con grandi lastroni di pietra levigata, identificata verosimilmente con un tratto dell’antica via Salaria.

Durante le indagini archeologiche condotte sotto la direzione della Soprintendenza Speciale di Roma sono emersi anche i resti di un monumento funerario, un mausoleo di età imperiale con più fasi d’uso. All’interno della tomba, forse rimaneggiata in epoca antica, sono stati rinvenuti pochi frammenti ossei, insieme a due lucerne risalenti alla prima metà del III secolo dopo Cristo.

Gli scavi, sotto la direzione scientifica dell’archeologo Fabrizio Santi, della Soprintendenza Speciale di Roma, sono ancora in corso: agli archeologi sul campo è affidato il delicato compito di individuare i reperti antichi e di raccogliere i dati e le informazioni scientifiche necessari alla prosecuzione dell’opera.

Quello di Piazza Pitagora è un ritrovamento di grande rilievo, reso possibile “grazie alla sinergia tra la Soprintendenza e Terna”, spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma. Quella con Terna, nelle parole della Soprintendenza, è una collaborazione virtuosa “che permette alla cittadinanza di essere testimone di come si possano far convivere armoniosamente servizi per l’utenza e la tutela del patrimonio archeologico e culturale di Roma”.

Il mausoleo e il tracciato della Salaria Vetus

Il tratto di strada emerso in Piazza Pitagora è un rinvenimento di grande importanza: individuata per una lunghezza di circa quattro metri, la porzione di Salaria Vetus appena scoperta getta infatti nuova luce sul tracciato dell’antica Salaria.

“Gli studiosi moderni hanno a lungo dibattuto sul percorso della Salaria Vetus”, spiega Fabrizio Santi. “C’è chi ipotizza che, costeggiando la collina dei Parioli in direzione della via Flaminia, proseguisse fino al Tevere, altri invece ritengono che, all’altezza dell’attuale viale Rossini all’incrocio con via de Cavalieri, piegasse verso l’antico centro latino di Antemnae, l’attuale Monte Antenne”.

Il tratto di strada basolata rinvenuto in Piazza Pitagora è importante proprio perché, orientato approssimativamente lungo la direttrice dell’odierna via Bertoloni, permette di acquisire nuove informazioni sul tracciato della Salaria Vetus.

Quanto al monumento funerario, si affacciava direttamente sulla strada lungo il suo lato orientale in maniera coerente con l’uso dell’epoca: la Salaria Vetus, come anche le strade consolari, era fiancheggiata da numerosi monumenti simili. Lungo questa via si trovano diverse testimonianze in tal senso, dalla Loggia dei Vini di Villa Borghese, costruita su una tomba a tempietto del II secolo d.C., alle diverse catacombe cristiane che accompagnano questo tratto della Salaria. Già nel IV secolo il calendario liturgico Depositio Martirum ricorda Sant’Ermete sepolto nel cimitero di Bassilla lungo la Salaria Vetus, e oggi sappiamo dell’esistenza di diversi cimiteri pagani nella stessa zona, tra cui l’ipogeo dei Pupazzi in via Giovanni Paisiello.