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A Roma è stato rimosso un nido di calabroni da record: 13 piani

A Roma, in zona Casal Palocco, è stato rimosso un nido di calabroni da record, composto da ben 13 piani: la testimonianza di Andrea Lunerti

Nido di calabrone

Domenica 18 settembre, in via Giacinto Bicurin a Roma, in zona Casal Palocco, è stato rimosso un nido di calabroni composto da ben 13 piani. Si tratta di un record stagionale.

A procedere alla rimozione è stato Andrea Lunerti, etologo e zoofilo naturalista, che nel mese di maggio aveva catturato una tartaruga azzannatrice nel cortile di un condominio romano e che era stato il primo a lanciare l’allerta sulla vespa orientalis nella Capitale.

La rimozione del nido di calabroni da record a Roma

Ad accorgersi della presenza di un nido all’interno del comignolo sono stati alcuni residenti, che hanno avvertito i proprietari della casa interessata. A quel punto è scattata la richiesta d’intervento prima ai vigili del fuoco e poi ad Andrea Lunerti, che ha provveduto alla rimozione del nido di vespa crabro, “il classico calabrone europeo”.

‘La Repubblica’ riporta alcune dichiarazioni dello stesso Andrea Lunerti sul suo intervento nell’abitazione di Casal Palocco a Roma: “Mi è stato detto che anche i vigili del fuoco, in un’intervento in notturna, hanno avuto delle difficoltà. È un record stagionale”. La rimozione del nido (ora messo a disposizione per attività di tipo didattico) è stata faticosa. L’esperto, a questo proposito, ha spiegato: “In questo periodo gli esemplari difendono a tutti i costi le future regine”.

Queste, invece, sono le parole di Andrea Lunerti a ‘Roma Today’: “È sicuramente il nido più grande che ho rimosso durante questa stagione. Mi era capitato, nel 2020, di trovarne uno più grande in una soffitta di Rignano Flaminio ed era di circa 70 centimetri di altezza. Quello di Casal Palocco, però, è indubbiamente il più grande che ho rimosso quest’anno”.

Lo stesso sito riporta anche le dichiarazioni di Niccolò, il fratello della proprietaria dell’abitazione dove è avvenuta la rimozione del nido da record: “Io a luglio avevo trovato un paio di quelle che avevo creduto fossero delle vespone giganti, ma erano morte e non gli avevo dato peso”. Durante le vacanze estive, però, la situazione è degenerata, fino all’intervento dei vicini che hanno individuato il nido.

Niccolò ha poi spiegato: “In quella casa ci sono due camini, uno al piano terra e l’altro al piano interrato. Quando siamo entrati è stato soprattutto lì che abbiamo trovato la gran parte dei calabroni. La prima cosa che abbiamo fatto è stato chiamare i vigili del fuoco, che hanno fatto un primo intervento lunedì 12 settembre. Non è stato, però, risolutivo e pertanto mi sono messo in contatto con Lunerti, rintracciato su Facebook”.

“Un’estate particolare tra vespa orientalis e calabroni”: la spiegazione dell’esperto

Andrea Lunerti ha spiegato che questa che sta volgendo al termine è stata un’estate non molto comune dal punto di vista del clima; ciò ha avuto conseguenze anche per quanto riguarda la diffusione di alcuni animali. L’etologo e zoofilo naturalista ha detto: “Questa è stata una stagione particolare, per le condizioni climatiche che hanno favorito la diffusione di specie come la vespa orientalis ma anche dei normali calabroni che, nutrendosi d’insetti, in questa stagione hanno trovato molte prede a loro disposizione”.

Si ringrazia Andrea Lunerti per l’immagine.