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Roma, la Basilica Ulpia rinasce ai Fori: ricostruito il colonnato

Dopo due anni di lavori è ritornata a splendere nel Foro di Traiano la Basilica Ulpia che era considerata la più grande basilica dell’antica Roma

Rinasce la Basilica Ulpia

Dopo anni di lavoro sono state restaurate le colonne originali della più grande basilica di Roma, la Basilica Ulpia che era stata progettata da Apollodoro di Damasco per l’imperatore Traiano.

Ricostruito il colonnato della Basilica Ulpia

La Basilica Ulpia costruita tra il 107 e il 113 d.C. era considerata all’epoca la più grande basilica dell’antica Roma nel complesso del Foro di Traiano.
L’opera era stata realizzata da Apollodoro di Damasco architetto alla corte dell’imperatore Traiano nel Foro molto vicino alla Colonna Traiana, che celebrava le vittorie dell’imperatore nella conquista della Dacia.
Nel periodo medioevale la Basilica in parte è crollata e in parte è andata distrutta dato che molto del suo materiale è stato utilizzato per costruire altri edifici. Al posto della Basilica, poi, sono stati costruiti case ed edifici religiosi che sono stati distrutti solo nell’Ottocento proprio per rivalorizzare l’antico sito storico.

Solo negli ultimi due anni, però, la famosa Basilica Ulpia è stata oggetto di un restauro che ha riportato alla luce una parte delle sue fattezze originali.
È stato infatti ricostruito il doppio colonnato, insieme ad una parte del grande architrave sul quale sono state montate altre colonne originali. Il doppio colonnato così raggiunge un’altezza di quasi 24 metri. I lavori erano iniziati nel 2021 grazie alla Sovrintendenza, al Comune di Roma ma soprattutto grazie  alla donazione di un milione e mezzo di euro realizzata dall’industriale uzbeko Alisher Usmanov. Per realizzare il restauro il team di archeologi alla guida di Claudio Parisi Presicce hanno utilizzato la tecnica dell’anastilosi, con la quale si ricompongono insieme, elemento per elemento, le parti originali di una costruzione andata abbattuta.

Le colonne originali della basilica, fatte di cipollino verde che è considerato un pregiato marmo proveniente dall’Eubea, ad esempio erano state spostate nei secoli e spesso utilizzate in altre parti del Foro. Con questo intervento sono state ricollocate nella loro posizione originaria ed è stata loro restituita l’originale bellezza e imponenza. La Basilica era anche sopraelevata su tre scalini in marmo giallo che ora si trovano nuovamente in vista ai piedi del colonnato. Alcune porzioni del pavimento antico della Basilica Ulpia erano state inglobate nelle fondamenta di Palazzo Roccagiovine ed erano  venute alla luce alcuni anni fa durante i lavori per l’allestimento di una galleria d’arte della Fondazione Alda Fendi.

Storia della Basilica Ulpia

La Basilica Ulpia sorge nel complesso dei Fori imperiali ed era, all’epoca della sua costruzione, la più grande basilica di Roma dato che vantava dimensioni impressionanti: 170 metri di lunghezza e 60 metri di larghezza. L’edificio ultimato nel 113 d.C. era stato intitolato alla sua famiglia dato che il nome completo era Marcus Ulpius Traianus. La facciata era formata da tre avancorpi che combaciavano con tre ingressi: quello centrale era circondato da quattro colonne, quelli laterali da due. L’interno era composto da cinque navate divise da colonne monolitiche in granito grigio d’Egitto.

Il vasto spazio centrale di 25 metri di larghezza era circondato sui quattro lati da 96 colonne con fusti in granito grigio di ordine corinzio. Numerose decorazioni a bassorilievo erano presenti al piano superiore e vedevano raffigurati trofei di armi e statue di guerrieri Daci prigionieri. Alcuni frammenti o parte delle statue decorative sono esposti nel Museo dei Fori Imperiali. Ad uno sguardo esterno la basilica si presentava come un edificio maestoso: alto circa 40 metri questo nascondeva quasi totalmente anche la vista della Colonna Traiana dalla piazza.