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Una frana fa riemergere il ghiacciaio "dimenticato" del Pelmo

Il ghiacciaio nascosto del Monte Pelmo è riemerso dopo una frana, rivelando un antico strato di ghiaccio sepolto da anni nelle Dolomiti Bellunesi

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Nelle Dolomiti Bellunesi, una recente frana ha riportato alla luce un reperto naturale che molti credevano perduto per sempre: il ghiacciaio “dimenticato” del Monte Pelmo. Questo antico ghiacciaio, situato tra la Valle del Boite e la Val Fiorentina, era rimasto nascosto sotto strati di detriti per decenni, scomparso dalla vista ma non completamente dissolto.

La scoperta eccezionale sul ghiacciaio del Monte Pelmo

Il 21 ottobre 2024 la notizia del ritrovamento ha riacceso l’interesse su uno dei fenomeni naturali più affascinanti delle Alpi. Il ghiacciaio del Monte Pelmo era stato considerato ormai scomparso a causa della continua ritirata iniziata nell’800, come quella di molti altri ghiacciai delle Dolomiti. Il recente smottamento, avvenuto nel 2023, ha rivelato una porzione di ghiaccio ancora intrappolata sotto un ampio ghiaione.

È stata un’escursionista locale a scoprire le tracce di questo ghiacciaio “sepolto” durante un’escursione lungo la Val d’Arcia, a un’altitudine compresa tra i 2000 e i 2200 metri. La frana ha esposto le parti bluastre e grigiastre del ghiaccio, rimaste nascoste sotto rocce e ghiaia per anni.

Il Monte Pelmo è una delle montagne più iconiche delle Dolomiti Bellunesi, con i suoi 3.159 metri di altezza. Affiancato dal Pelmetto, ospita un paesaggio maestoso e unico, famoso anche per le prime impronte di dinosauri trovate ai suoi piedi. Conosciuto come “caregon de ‘l Padreterno” per la sua forma concava, il Pelmo fa parte del sistema “Pelmo Croda da Lago”, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

Il ghiacciaio del Pelmo è uno degli ultimi testimoni della cosiddetta “piccola era glaciale”, un periodo di raffreddamento climatico che si concluse intorno al 1850. La presenza di una morena alta circa 25 metri, situata nella parte superiore del massiccio, testimonia l’ultima grande avanzata del ghiacciaio in quel periodo.

Come altri ghiacciai delle Dolomiti, incluso l’Antelao e la Marmolada, il ghiacciaio del Pelmo ha subito un progressivo declino, ma la sua resistenza è stata sorprendente.

La frana che ha riportato alla luce un antico ghiacciaio dimenticato nelle Dolomiti

La frana del 2023 non è stata la prima a colpire questa zona. Già in passato, altre frane avevano modificato il paesaggio del Pelmo, ma quella recente ha avuto l’effetto straordinario di portare alla luce ciò che restava del ghiacciaio.

Il detrito accumulato nel corso dei decenni aveva agito come uno scudo, rallentando il processo di fusione e permettendo al ghiaccio di sopravvivere, nonostante il riscaldamento globale che continua a minacciare questi antichi giganti di ghiaccio.

Oggi, però, il ghiacciaio riaffiorato si trova in una posizione precaria: esposto ai raggi del sole e su un pendio fortemente inclinato, il suo destino sembra segnato. Gli esperti avvertono che, nonostante sia un ritrovamento affascinante, la sua sopravvivenza a lungo termine è in forte dubbio.

Gli studi condotti nella zona indicano che i ghiacciai sono sempre più minacciati dalle temperature in aumento, e ciò che resta del ghiacciaio del Pelmo potrebbe scomparire definitivamente nel giro di pochi anni.

La scoperta del ghiacciaio riemerso del Monte Pelmo mette in luce l’urgenza di proteggere l’ecosistema montano e i ghiacciai, minacciati dal cambiamento climatico, poiché la loro scomparsa rappresenterebbe una perdita irreparabile per il patrimonio naturale mondiale e il paesaggio dolomitico.