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Una via di Rimini dedicata al playboy Zanza: è polemica

Intitolare una via di Rimini a Zanza, lo storico playboy della riviera romagnola: la proposta divide l'opinione pubblica tra favorevoli e contrari

Rimini in Romagna

A Rimini c’è chi vuole intitolare una via a Zanza, noto playboy della località romagnola: un personaggio che attraverso le sue numerose conquiste femminili è diventato famoso e a modo suo ha contribuito al turismo della riviera.

La proposta è arrivata da Giuliano Lanzetti, titolare di un Pub di Rimini e figlio di Walter Lanzetti del Blow Up, discoteca storica di Rimini dove Zanza, il re dei playboy, ha messo a segno gran parte delle sue conquiste dagli anni Settanta fino agli anni Novanta.

Proposta a Rimini: intitolare una strada al playboy Zanza

L’idea di intitolare al noto playboy una via a Rimini, inserita tra le destinazioni preferite dai vacanzieri italiani per Ferragosto 2023, ha diviso l’opinione comune: in tanti si sono detti favorevoli alla proposta, mentre altri hanno manifestato le proprie perplessità.

Tra i favorevoli, naturalmente, c’è l’ideatore della proposta, Giuliano Lanzetti, interpellato sull’argomento da Il Resto del Carlino: “Una via intitolata a Zanza? Mi sembra troppo poco, visto che stiamo parlando di un mito, una leggenda – ha spiegato Lanzetti – un uomo che attraverso le sue conquiste femminili ha dato un contributo fondamentale al turismo di Rimini e della riviera.

Lanzetti ha dichiarato di essere anche disposto a pagare di tasca propria per fa erigere una statua in ricordo del playboy: “Ancora oggi documentaristi e inviati mi chiamano per farmi raccontare la sua storia. Io chiedo che gli venga dedicata una statua o un busto, sono pronto a pagarla di tasca mia, da erigere nella nuova rotonda di Bellariva che è ancora senza nome”.

Quando Zanza scomparve prematuramente nel 2018 all’età di 63 anni, a Rimini, eletta come una delle migliori città italiane in cui espatriare, vennero raccolte subito le firme per chiedere al Comune di intitolargli una via o una rotonda. Al tempo venne individuata anche un giardino a Bellariva che avrebbe potuto prendere il suo nome, ma la proposta venne poi abbandonata lentamente.

In Italia la normativa in materia prevede che trascorrano almeno 10 anni dalla scomparsa di una persona prima dell’intitolazione toponomastica, anche se a questa regola sono ammesse eccezioni in caso di particolari benemerenze, come potrebbe succedere presto alla passeggiata di Portofino da dedicare a Silvio Berlusconi.

Secondo Lanzetti anche Zanza dovrebbe poter usufruire dell’eccezione in caso di particolari benemerenze: “Credo sia il suo casa, lui trattava bene le donne che lo cercavano dall’Italia e dell’estero. Solo chi non l’ha conosciuto e qualche bigotto possono essere contro l’intitolazione. E una statua di Zanza sarebbe un richiamo potentissimo anche per il turismo”.

Cazo Zanza: i contrari

Dedicare una strada o una statua di Rimini alla memoria dello storico playboy ha sollevato un dibattito tra chi è favorevole e chi è contrario. Tra questi troviamo Marto Tonti, il presidente di Arcigay Rimini che a tal proposito ha dichiarato:

“Non sono d’accordo con l’intitolazione toponomastica, niente contro la persona ma è un tipo di mito dal quale Rimini deve distaccarsi, soprattutto oggi che è in corsa come Capitale della Cultura 2026. In quegli anni lo sciupafemmine ci poteva stare, ma non è cosa da prendere ad esempio come modello oggi”.