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La Quercia Vallonea di Tricase è l'albero più bello d'Italia

Proclamato albero dell'anno al concorso della onlus Giant Trees Foundation, rappresenterà l'Italia in Europa al 'Tree of the Year 2020'

 

La Quercia Vallonea di Tricase è l'albero più bello d'Italia

È l’albero più antico del Salento ed è anche l’albero dell’anno. Parliamo della Quercia Vallonea di Tricase, simbolo del Salento, incoronata come la specie più bella d’Italia dagli utenti che hanno aderito, con il proprio voto, al concorso “Tree of the Year Italia 2019”, lanciato dalla onlus friulana Giant Trees Foundation.

Con oltre 350.800 preferenze, la Quercia Vallonea si è guadagnata la prima posizione, lasciandosi alle spalle tre altrettanto valide concorrenti, vale a dire la Quercia di Fossalta, orgoglio di Portogruaro, in provincia di Venezia (110.198 voti), la Quercia delle Checche in Val d’Orcia (62.264) e il Leccio dell’Etna (64.060). La serata di premiazione è prevista per il 30 novembre presso Villa Florio a Buttrio, in provincia di Udine.

La votazione si è chiusa il 21 novembre e permetterà alla quercia vincitrice di rappresentare l’Italia al concorso europeo “Tree of the Year 2020”. Intanto, il comitato scientifico della Giant Trees Foundation ha annunciato sulla sua pagina Facebook che è pronto ad adoperarsi per la tutela e salvaguardia di questa pianta candidata a diventare patrimonio nazionale dell’UNESCO.

Identificata dal WWF come “albero-simbolo” del Salento e della Puglia, la Quercia Vallonea di Tricase ne è l’esemplare più antico. Questo meraviglioso monumento naturale vanta infatti più di 700 anni, una chioma rigogliosa che occupa una superficie di 700 metri quadrati, un tronco di 4,25 metri di diametro e un’altezza di 15 metri.

La si può ammirare in località “Finocchiaro”, lungo la strada che collega Tricase a Tricase Porto, nella provincia di Lecce, a due passi dalla chiesa sconsacrata della Madonna di Costantinopoli. Qui, il “Parco Regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase” è l’unico bosco di Vallonee presente in Italia, con oltre 60 di questi esemplari su un’area di circa 4.925 metri quadrati.

La specie premiata come albero dell’anno è conosciuta in Puglia anche come “Quercia dei cento cavalieri”, per un’antica leggenda secondo la quale Federico II, durante una sua visita in Terra d’Otranto in seguito agli scontri avvenuti a Barletta, avrebbe trovato riparo da una tempesta all’ombra della folta chioma del maestoso esemplare di Tricase, insieme ai suoi cento cavalieri.

Studi e ricerche hanno collocato la Vallonea tra le specie molto rare e in via di estinzione. L’albero dell’anno è stato a lungo oggetto di curiosità e di accesi dibattiti scientifici, relativi principalmente alla sua provenienza.

Laddove alcuni botanici sostengono che sia una specie autoctona, altri ipotizzano che sia stata introdotta nel Medioevo da un gruppo di monaci basiliani provenienti dalla Grecia per estrarre i “tannini” dalle sue ghiande ed usarli per la colorazione e la concia delle pelli, attività particolarmente fiorente a Tricase nei secoli scorsi.