Quali sono le città con più persone in sovrappeso d'Italia?
Una classifica delle città con più persone in sovrappeso sul suolo italiano, per affrontare un tema delicato e spinoso: ovvero il corretto rapporto tra cibo e salute
La cucina italiana, celebre in tutto il mondo per la quantità e la qualità delle sue proposte gastronomiche, è in grado di soddisfare realmente tutti i gusti possibili mantenendo il giusto rapporto tra calorie e genuinità.
Pasta, carne, dolci e tanti altri prodotti sono perfetti per un tour alla scoperta del gusto italiano, ma non bisogna esagerare: molti turisti stranieri, infatti, una volta terminato il loro viaggio tornano a casa con qualche chilo in più.
Le sagre dove si possono scoprire bontà e tradizioni italiane sono numerose e localizzate in tutto il territorio italiano, ma a volte non è detto che visitare una di queste kermesse sia un bene per la propria salute.
Alcune delle città del Sud Italia più grandi, come Napoli o Palermo, sono ricche di persone con qualche chilo di troppo, che in alcuni casi sfocia in vera e propria obesità. La dieta mediterranea, sinonimo di salute e buona salute, non si sposa perfettamente a ottimi cibi – ma molto calorici – come sfogliatelle, fritture varie e altre pietanze molto gustose.
Il triste primato di città più grassa d’Italia spetta quindi al capoluogo della Campania: Napoli! La città partenopea non è solo il regno della pizza, ma anche di alcuni dei cibi più ricchi in lipidi del Belpaese. La frittata di maccheroni è una delle specialità napoletane più conosciute e può definirsi una vera e propria bomba calorica, dato che essa è composta da pasta cotta al dente, uova, prosciutto e provola fresca.
Da non sottovalutare sono poi le lasagne tipiche del carnevale, composte da pasta sfoglia, ragù, uova, ricotta e caciocavallo, capaci anch’esse di lasciare decisamente un peso sullo stomaco. I dolci partenopei sono infine il trionfo del piacere più godereccio, tra sfogliatelle, babà, mustaccioli e struffoli e l’immancabile pastiera.
Se a questo quadro si uniscono poi le fritture tipiche dello street food napoletano, come crocché, arancini e calzoni fritti il quadro oversize di una delle città più ospitali d’Italia è completo. Stando a uno studio del 2015 ben il 61% degli abitanti campani è sovrappeso.
Conosciuta per il soprannome La Grassa, Bologna, città d’arte e gastronomia è famosa per una delle cucine più abbondanti e ricche del territorio nazionale, con salumi e preparazioni rigorosamente a base di carne di maiale. I prodotti con lo strutto non mancano, così come quelli fritti, e trovano il loro massimo esempio nelle crescentine o tigelle, comuni a buona parte del territorio emiliano.
Le lasagne sono senza dubbio l’elemento simbolo della cucina bolognese e potranno essere apprezzate appieno solo sotto un’abbondante dose di besciamella, la salsa più conosciuta del territorio emiliano. In generale comunque gran parte della regione adotta una cucina piuttosto calorica e anche soggiornando a Parma oppure Modena le opportunità per assaggiare piatti veramente sostanziosi non mancheranno.
Formaggi, dolci e pesci come l’anguilla sono pronti ad accogliere tutti i visitatori del territorio emiliano, ma attenzione a non esagerare nelle dosi.
Chi decidesse di visitare Milano e provare i suoi piatti tipici deve fare attenzione, dato che la città meneghina può essere la causa di un vero e proprio attentato alla linea. La cotoletta alla milanese, rigorosamente cotta in padella con il burro, è l’alimento simbolo della gastronomia meneghina e di fianco al panettone, il dolce natalizio più celebre della città, costituisce uno dei piatti più apprezzati della città. In periodo invernale la cassoela, piatto unico composto da carne di maiale, salsicce e verze, può mettere in crisi anche il fisico più asciutto e allenato.
Quanti sono a dieta, infine, faranno bene a evitare Trento, dove i rigori invernali portano molti abitanti a mangiare un po’ di più e a ritrovarsi così con dei chili in eccesso. Tra le specialità trentine più apprezzate si trovano piatti sostanziosi e abbondanti conditi spesso con il burro, come gli gnocchetti detti spätzle oppure la polenta arricchita con i formaggi locali, come il casolet oppure il puzzone di Moena.
I prodotti caseari, piuttosto grassi, sono perfetti nelle fredde giornate invernali, ma non bisogna esagerare troppo nelle porzioni. Tra i dolci si segnalano infine gli strauben, frittelle a base di uova e burro fritte nell’olio. Insomma, il quadro totale che ne esce è che l’Italia è una regione dalla cucina sostanziosa, a volte anche troppo.
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